13 marzo 2020

“BLOCCATI FURGONCINI STIPATI DI BRACCIANTI. ALTRO CHE METRO DI DISTANZA!” LA UILA SICILIA DENUNCIA: “RISCHI DI CONTAGIO ELEVATISSIMI MA IGNORATI PER I LAVORATORI AGRICOLI”



Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale Uila Uil
Antonino Marino

“Alcuni furgoncini che trasportavano braccianti sono stati bloccati oggi dalle forze dell’ordine in provincia di Catania perché evidentemente sovraffollati, quindi ad altissimo rischio di contagio da Coronavirus. Non possiamo tacere. I prodotti della terra sono beni essenziali, ma ancor più essenziali sono i lavoratori della filiera agricola. In Sicilia, come altrove, rivendichiamo da tempo per loro più attenzione e rispetto. Oggi, esiste una ragione in più per gridare questa richiesta!”.  Lo afferma il segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, che aggiunge: “Altro che vita all’aria aperta e occupazione salutare! I braccianti percorrono ammassati nei furgoni centinaia di chilometri per raggiungere i luoghi di lavoro, operano a decine nelle campagne gomito a gomito condividendo utensili e attrezzi, senza parlare dei servizi igienici che spesso sono inesistenti o fatiscenti. Non vanno dimenticati, poi, quanti sono impiegati nei magazzini per il confezionamento della frutta. Sono a decine, in alcuni casi centinaia, costretti a coesistere negli stessi spazi al chiuso come gli operai delle serre e delle aziende zootecniche. Anche da loro dipende la nostra sopravvivenza ma sono troppo spesso lavoratori dimenticati, abbandonati a sé stessi, invisibili. Esattamente come i forestali, di cui ci si ricorda solo nei momenti di emergenza ambientale”. “Oggi – conclude Nino Marino – di fronte a una nuova, terribile, emergenza provocata dalla pandemia da Covid 19 pretendiamo l’applicazione corretta e rigorosa delle disposizioni a tutela della salute pubblica. I provvedimenti d’urgenza firmati dal presidente del Consiglio, che citiamo testualmente, garantiscono nel rispetto della normativa igienico-sanitaria le attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. Se quel rispetto della normativa igienico-sanitaria viene meno, non si può restare alla finestra per cinismo o ignavia. Alle imprese rivolgiamo un appello e una diffida, perché salvaguardino i lavoratori. Alle forze dell’ordine diciamo grazie per quanto stanno facendo ancora adesso, in condizioni francamente proibitive. Ai lavoratori chiediamo di alzare la testa e segnalare eventuali segnalazioni: la Uila è pronta a dare loro voce”.












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