SIFUS CONFALI. FACCIAMO CHIAREZZA SU 3 ASPETTI FONDAMENTALI PER IL FUTURO DEI FORESTALI SICILIANI: GIORNATE DI LEGGE, RIFORMA DEL COMPARTO FORESTALE, SENTENZE E PROCEDURA D'INFRAZIONE

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Maurizio Grosso Sifus Confali

Sifus Confali. Facciamo chiarezza su 3 aspetti fondamentali per il futuro dei forestali siciliani. Se parteciperete agli incontri del nostro tour saremo ancora piu' chiari.

1) Giornate di legge
L'Ars ha inserito a gennaio, nell'esercizio finanziario provvisorio 2020, le risorse necessarie alle giornate di legge. all'indomani di tale inserimento, abbiamo chiesto un incontro agli uffici preposti per sollecitarne la programmazione secondo le esigenze del ciclo biologico delle piante.

2) Riforma del comparto forestale
Dopo 2 incontri iniziali, tra dicembre 2019 e gennaio 2020, alla presenza di rappresentanti del governo, alti funzionari degli assessorati preposti e dei sindacati, si è stabilito come procedere nella forma e sopratutto, nella sostanza per la costruenda riforma.
gli uffici dovranno presentare alle parti una bozza di proposta che dovrebbe costruire sistema tra ambiente, territorio, forestazione e lavoro. significa: allargamento delle competenze in maniera da attingere da nuovi canali di finanziamento. significa avviare un percorso virtuoso di stabilizzazione per tutti i lavoratori.

3) Sentenze e procedura d'infrazione
a) recenti sentenze del tribunale di ragusa hanno stabilito per i forestali che hanno sollevato la questione in giudizio, il risarcimento del danno per abuso dei contratti a termine.
In altre province invece (Catania, Enna), il giudice, in primo grado, si è espresso in maniera negativa alla richiesta della stabilizzazione ed in subordine, al risarcimento danni per l'abuso dei contratti a termine accollando financo le spese legali ai forestali.
b) La procedura d'infrazione praticata dall 'Unione Europea (organismo esclusivamente politico tipo l'ars, da non confondere con il tribunale) in seguito alla petizione promossa da un autorevole Studio legale palermitano, ha messo in grande difficoltà la regione che qualora non vuole subire migliaia di cause (tuttavia, non per ottenere la stabilizzatore ma il risarcimento danni tra qualche anno) deve abbandonare l'uso all'utilizzo dei contratti a termine.

In conclusione, lo scenario che abbiamo davanti in questo scorcio di 2020, se non fosse perché i forestali hanno trentanni di precariato e la crisi economica sulle spalle, ci sembrerebbe molto più interessante degli anni passati per le seguenti ragioni:

1) la disponibilità delle risorse per effettuare le giornate di legge.

2) La disponibilità degli uffici dirigenziali e quindi del governo Musumeci, sotto la spada di Damocle derivante dalla procedura d'infrazione, dalle sentenze e dall'input unitario di tutti i sindacati, a prospettare al prossimo tavolo tecnico una riforma che dovrebbe fare sistema allargando le competenze e avviando il processo di stabilizzazione.

E' chiaro che, nella sciagurata ipotesi che sulla riforma dei forestali, entro aprile, il governo Musumeci non si dovesse muovere nella direzione test'è rappresentata, i forestali avranno il diritto di rivolgersi a tutti i giudici che riterranno opportuni ed il Sifus, auspichiamo assieme a tutti i sindacati, avrà il dovere di azionare le lotte che riterrà più idonee.
Maurizio Grosso Sifus Confali