Nell'articolo ricevuto qualche giorno fà dalla Uila Sicilia, c'è un passaggio sulle ultime sentenze:
"L’esasperazione di lavoratrici e lavoratori è condivisibile e si possono facilmente comprendere le ragioni che hanno spinto alcuni di loro a tentare la via giudiziaria. Purtroppo, questa ha portato unicamente a sentenze di indennizzi per alcuni e di inammissibilità per altri nei Tribunali di Caltanissetta ed Enna che si sono finora pronunciati nel merito. Stabilizzare, dunque, resta un dovere della politica che non può ricordarsi del comparto soltanto in occasione di incendi boschivi, dissesti idrogeologici, emergenze ambientali con parole puntualmente smentite dai fatti”.
Nel frattempo ecco l'articolo integrale della Uila Sicilia in cui si evince tale argomento:
La Uila Sicilia: adesso 214 comuni sono con noi nel chiedere la riforma forestale. La regione mantenga gli impegni e presenti entro 3 settimane la proposta di legge
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Dobbiamo purtroppo constatare che fino ad oggi non sono state rese pubbliche le sentenze negative, che potrebbero aver condannato (presumibilmente nel 2019/2020) i lavoratori forestali anche alle spese processuali. Non sarebbero stati applicati nè la conversione del rapporto a tempo indeterminato, nè miglioramenti retributivi. Però non sapendo il contenuto, non possiamo nemmeno commentarle.
Le notizie brutte non ci piacciono nemmeno a noi, ma per una questione di trasparenza e correttezza li dobbiamo renderle pubbliche.
Adesso incrociamo le dita per la riforma, auspicando un piano per la stabilizzazione per tutti. Fra cinque giorni, il 21 febbraio, il Governo si è impegnato a presentare la bozza del riordino forestale, quindi non vediamo l'ora di leggerla.
Venerdì 21 febbraio 2020 l'impegno degli Assessori Edy Bandiera e Toto Cordaro di presentare la bozza.
L'obiettivo dei sindacati è quello di arrivare ad ottenere 2 contingenti: Oti e 151nisti. Obiettivo condiviso anche dai due assessori!
Qualsiasi sentenza negativa non cancella la procedura d'infrazione Europea perchè ha una giurisdizione superiore ed è inappellabile, la portata di questo risultato è enorme non serve a niente tentare di sminuirne le positive conseguenze.
RispondiEliminaSebastiano, i commenti però devono essere firmati
EliminaIntanto la commissione europea non ha sanzionato ancora nessuno per la questione forestali siciliani, è solo stata aperta una procedura ritenendo ammissibili le motivazioni presentate dai ricorrenti. Adesso la Sicilia presenterà le proprie "giustificazioni" mettendo sul piatto tutta una serie di leggi e normative che hanno da sempre regolato il mondo forestale, da ancor prima della direttiva europea del 1999, dopodiché la commissione europea valuterà se Italia e Sicilia hanno sbagliato a non stabilizzare i forestali. Se la valutazione delle "giustificazioni"sarà negativa, sarà dato un tempo all'Italia e alla Sicilia per rimediare, e se non lo farà, solo allora scatteranno le sanzioni. Per la cronaca, parlando con qualche avvocato del lavoro però, si scopre che l'Italia annovera di già diverse procedure d'infrazione mai enfatizzate come questa, che, a loro dire, non hanno mai preoccupato la politica italiana. Solo dopo tutta questa prassi ai lavoratori arriveranno le conseguenze, che siano positive o negative, lo deciderà la politica in relazione alle risorse finanziarie, e nessun'aula di tribunale. Saluti Giuseppe Candela
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