Dal sito www.siciliaonpress.com
02 Dicembre 2019
Il presidente Maria Giovanna Mangione si rivolge agli iscritti chiamati a svolgere la funzione di consulenti: “Spesso è la via più comoda per gli enti”“La necessità di assicurare l’incolumità dei cittadini e di alcune strutture, unita agli errori delle scelte operate negli anni passati, con la messa a dimora di alcune specie vegetali poco idonee per alcune sistemazioni a verde, sta portando sempre più spesso al ricorso di soluzioni drastiche, come l’eliminazione di piante intere o la potatura con il sistema della capitozzatura. Per questo i professionisti devono fare la propria parte per portare all’estinzione di una pratica consentita ma nociva per lo sviluppo delle piante”.
A parlare è il presidente provinciale dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali Maria Giovanna Mangione, che interviene nuovamente nel dibattito pubblico sul tema annoso delle operazioni di potatura.
“Siamo di fronte agli effetti di decenni di trascuratezza e di superficialità nella progettazione e cura del verde – continua – cosicché oggi stiamo pagando un caro prezzo e stiamo pregiudicando per sempre questo patrimonio verde, che viene via via eliminato o potato in modo estremo, per evitare possibili diffide da parte di privati cittadini perché, magari, la pianta è di difficile recupero per mere questioni di bilancio. Alla fine, il danno è per l’interesse collettivo – continua – perché i cittadini si vedranno privati proprio di quegli elementi, gli alberi, che tutto il pianeta ritiene oramai fondamentali per la crescita dell’umanità e per combattere il riscaldamento globale”.
La presidente Mangione, adesso, si riserva di adottare insieme al Consiglio tutte le necessarie iniziative che possano consentire di ripensare completamente alle modalità di progettazione e di gestione del verde pubblico, evitando tra l’altro, il ricorso a questa forma aggressiva di potatura da parte degli Enti pubblici. L’idea è quella di concordare anche con gli iscritti all’Ordine degli Agronomi e dei dottori Forestali che si occupino della consulenza del verde pubblico, modalità e protocolli di buone prassi.
“Gli agronomi hanno in questa vicenda un ruolo delicatissimo – conclude Mangione –. Per questo invito tutti i colleghi a non avallare il ricorso alla capitozzatura che, per quanto consentita dalle norme vigenti, in larga parte dei casi, è solo una via più comoda ed economicamente più sostenibile, per i Comuni, di gestire il patrimonio verde. Forse è anche arrivato il momento che lo Stato crei un fondo speciale, destinato ai municipi, per la gestione e pianificazione del verde pubblico. Senza interventi mirati rischiamo di fare tanta demagogia ma poca costruzione, e le future generazioni ce ne chiederanno conto”.
Fonte: www.siciliaonpress.com
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.