Dal sito www.lifegate.it
02 Dicembre 2019 - Elisabetta Scuri, Triennale di Milano
“Esistono diverse strategie per diminuire la produzione di CO2, ma gli alberi sono l’unico modo per assorbire quella già presente nell’atmosfera”. È la pura, semplice verità che Stefano Boeri, architetto di fama internazionale oltre che presidente della Triennale di Milano, ha messo di fronte ai nostri occhi nel corso del secondo World forum on urban forests tenutosi nel capoluogo lombardo dal 21 al 23 novembre. Per questo motivo e per tanti altri – come la riduzione della temperatura o l’aumento della biodiversità – è diventato fondamentale sia piantare il maggior numero possibile di alberi all’interno dei centri urbani, sia tutelare ancor meglio il patrimonio forestale italiano, attualmente concentrato in montagna e nelle aree rurali, andando a contrastare il fenomeno dell’abbandono gestionale che rappresenta la più grande minaccia per i nostri boschi.
Per Alessandra Stefani, responsabile della Direzione generale delle foreste del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), questa sorta di separazione fra centro e periferia non dovrebbe più sussistere: “Il problema delle nostre foreste, infatti, è che sono tutte separate; per di più, non se ne trovano sulle coste né in Pianura padana. Riconnettendo montagne, colline, coste, pianure – e, aggiungiamo noi, città – ne gioverebbe l’intero ecosistema, che di norma reagisce molto positivamente alla condivisione”. In secondo luogo, secondo Stefani, per un’efficace salvaguardia delle risorse naturali serve arginare l’ostacolo rappresentato dalla brevità dei mandati politici, poiché le misure ambientali vanno studiate pensando al futuro affinché possano garantire dei risultati a lungo termine. E per capire se gli obiettivi sono stati raggiunti, bisogna ragionare anche in ottica economica.
Leggi anche:
- Le foreste non devono fare da sfondo alle città, ma entrarci. L’appello al World forum on urban forests 2019
- Il clima che ci aspetta secondo Luca Mercalli, senza fronzoli
- Marco Marchetti, Sisef. Le foreste sono l’unico strumento per vincere le sfide poste dalle città
Gli alberi rendono le città più sane, vivibili, resilienti © Fabrizio Villa/Getty Images
Qual è il valore economico delle foreste italiane?
Saremmo tentati tutti di dire che il valore delle foreste è inestimabile, e per tanti aspetti lo è, perché sappiamo bene che le foreste sono il cardine della vita per come la conosciamo in questo momento. In realtà, se vogliamo fare un ragionamento un pochino più vicino alla necessità di trovare delle politiche dell’ambiente e di capire se le politiche per l’ambiente e le foreste hanno centrato l’obiettivo oppure no, dobbiamo sforzarci di dare dei valori economici ai benefici che le foreste offrono al Pianeta, alle persone che ci vivono e agli animali.
La cosa forse più interessante non è tanto il valore assoluto di questo capitale naturale in sé, quanto le modifiche nel tempo. Se incrementiamo il valore del capitale naturale nazionale grazie alle nostre politiche, vuol dire che sono efficienti ed efficaci; mentre se non lo incrementiamo, significa che non abbiamo messo in atto una buona politica. È questo il senso, lo scopo di assegnare un valore economico ai benefici che la foresta dona.
In secondo momento, dobbiamo anche ricordarci che le foreste sono molto generose, offrono la possibilità di utilizzare la loro attività per compensare o mitigare alcuni degli impatti ambientali creati da altre iniziative; dovremmo quindi cercare di ridare loro, almeno in parte, quello che ci regalano. Anche in questo caso occorre sforzarsi di dare una monetizzazione al servizio – che sia di fornire acqua pulita oppure ossigeno, che sia di incamerare anidride carbonica o prevenire il dissesto idrogeologico.
Foto in anteprima © Luigi Zanni/LifeGate
Fonte: www.lifegate.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.