21 ottobre 2019

CATANIA, LA FORESTALE "STOPPA" COSTRUZIONI ABUSIVE NELL'OASI DEL SIMETO

Una delle aree sequestrate

Dal sito www.lasicilia.it

21/10/2019 - di Carmen Greco
Sequestrati due lotti di terreno in zona B della riserva dove erano state già realizzate le piattaforme di cemento sulle quali edificare

CATANIA - Nell'Oasi del Simeto si continua a costruire abusivamente. Lo dimostra l'intervento eseguito dagli agenti del Distaccamento del Corpo forestale di Catania e dal personale della Sorveglianza della Riserva che hanno posto due lotti di terreno sotto sequestro giudiziario.

Su questi terreni- nella zona B della riserva - complessivamente 1.500 metri quadrati, erano stato già "colato" il calcestruzzo, che sarebbe servito da base per edificare in "altezza" l'ennesimo immobile fuorilegge. I lavori, tenuti d'occhio dai Forestali, già dal mese di settembre, hanno messo in evidenza come la pratica dell'abusivismo edilizio sia sempre diffusissima in una zona - quella dell'Oasi - in cui insistono diversi "villaggi".

In questo caso i "costruttori selvaggi" si erano dati da fare nella zona di San Francesco la Rena e sono stati bloccati al Villaggio "Paradiso degli Aranci" proprio in tempo prima che l’ennesimo scempio si perpetrasse a danno dell’ambiente,  già di per sé compromesso dai numerosi roghi estivi appiccati dai criminali che hanno mandato  in fumo ettari ed ettari di verde. Gli agenti del Distaccamento Forestale di Catania assieme al personale della Riserva e ai Vigili urbani del settore Oasi, hanno impedito che nascesse dal nulla l'ennesimo immobile abusivo.

Il muro di recinzione della costruenda piattaforma abusiva nel "Villaggio Paradiso degli aranci"

Secondo la metodologia "tipica" dei costruttori abusivi, le piattaforme di cemento - circa 100 metri quadrati ciascuna - erano "comparse" in pochi giorni e sarebbero state finalizzate sempre in tempi brevissimi (l'obiettivo è costruire immediatamente un tetto ndr) con nuovi fabbricati, se la Forestale non avesse messo loro i bastoni fra le ruote. Il risultato dell'operazione è stata la denuncia e le sanzioni amministrative nei confronti degli altrettanti proprietari dei lotti e i sigilli ai due "cantieri" fantasma.  


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Fonte: www.lasicilia.it






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