09 giugno 2019

MONITO CGIL CISL UIL A GOVERNO MUSUMECI: “STALLO AZIONE POLITICA INSOSTENIBILE NELLA SITUAZIONE DI CRISI DELLA SICILIA”. LUNEDÌ ATTIVO REGIONALE A PALERMO


Dal sito www.ilgazzettinodisicilia.it

8 Giugno 2019
Sindacati: lunedì 10 a Palermo attivo regionale di Cgil Cisl e Uil in vista della manifestazione nazionale del 22 giugno.

Al centro i temi del lavoro e dello sviluppo in Sicilia e nel Mezzogiorno

I temi del lavoro e dello sviluppo del Mezzogiorno saranno al centro lunedì 10 giugno dell’attivo dei quadri di Cgil, Cisl e Uil siciliane, in preparazione della manifestazione nazionale unitaria che si terrà il 22 giugno a Reggio Calabria a sostegno delle richieste dei sindacati al governo.
Lunedì, l’appuntamento è al San Paolo Palace di Palermo alle 9.30. In programma la relazione del segretario generale della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio e le conclusioni del numero uno della Cgil regionale, Michele Pagliaro. A presiedere sarà il segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone.

Nel corso dell’iniziativa, dal titolo “Il Sud per l’Italia”, sarà fatto il punto sulla situazione economico-sociale della Sicilia, sulle varie criticità e saranno lanciate le richieste dei sindacati al governo per la ripresa del Mezzogiorno e del Paese. L’iniziativa di Cgil Cisl e Uil siciliane vuole anche essere un monito al governo regionale “il cui stallo dell’azione politica – sottolineano Pagliaro, Cappuccio e Barone – nella situazione di crisi che vive la Sicilia, è insostenibile”. “Siano in presenza di una manovra nazionale di bilancio – dice il documento di Cgil, Cisl e Uil – che penalizza ancora una volta il Mezzogiorno tagliando risorse e introducendo misure spot a somma zero. Servono invece interventi che rilancino le reti infrastrutturali materiali e immateriali, il lavoro e nuove produzioni per rispondere ai bisogni sociali”. Drammatico il bilancio occupazionale in Sicilia negli anni della crisi: dal 2008 al 2018 il tasso di occupazione è passato dal 44,2% al 40,7% e il tasso di disoccupazione dal 13,7% al 21,5%”. La piattaforma sindacale unitaria parla di interventi specifici per il Mezzogiorno, di politica industriale, di misure per il lavoro e per la lotta alla povertà, di riforma fiscale e lotta all’evasione, di previdenza. Ma anche di “Autonomia differenziata”, ribadendo il no alla regionalizzazione di materie come la sanità con la creazione di disparità tra regioni per quanto riguarda i Lea, l’istruzione e il fatto che “un sistema decentrato non può prescindere dall’obbligo di partecipazione di tutte le regioni ai meccanismi perequativi e solidaristici sanciti dalla Costituzione”.

Fonte: www.ilgazzettinodisicilia.it






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