L’AQUILA . Martedì 16 aprile, la Corte costituzionale esaminerà in udienza pubblica la questione di legittimità costituzionale legata alla norma, contenuta nella cosiddetta legge Madia, che ha...
13 aprile 2019
L’AQUILA . Martedì 16 aprile, la Corte costituzionale esaminerà in udienza pubblica la questione di legittimità costituzionale legata alla norma, contenuta nella cosiddetta legge Madia, che ha disposto l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri. Una legge che ha previsto il trasferimento all'Arma, ad altre forze di polizia o ad altre amministrazioni del personale e dei mezzi del guardia forestale. La riforma varata nel 2015 e seguita dai decreti attuativi del 2016 ha suscitato da subito critiche e polemiche.
Le obiezioni riguardavano la «militarizzazione» di un corpo che è invece preposto alla tutela e alla difesa dell'ambiente. L'udienza in Corte costituzionale avrebbe dovuto svolgersi già nei mesi scorsi, ma è slittata perché ad una prima azione volta a impugnare la norma se ne sono aggiunte altre due e la Consulta ha preferito riunirle tutte per discuterle insieme.
A seguito di una serie di ricorsi, la questione di legittimità è stata sollevata, infatti, prima dal Tar Abruzzo, poi dal Tar Veneto e infine dal Tar Molise. Martedì la causa, la prima a ruolo, sarà discussa in udienza pubblica. A presentarla sarà il vice presidente della Consulta Aldo Carosi, in qualità di relatore. Gli avvocati delle parti esporranno poi le loro posizioni chiedendo che la norma sia dichiarata incostituzionale. La Presidenza del Consiglio, che si è costituita a difesa della legge, sarà rappresentata dagli avvocati dello Stato Leonello Marinai e Gesualdo d'Elia che chiederanno invece una pronuncia di rigetto. Nel pomeriggio i giudici valuteranno al questione in camera di consiglio.
Fonte: www.ilcentro.it
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Non si cancellano con un tratto di penna 196 anni di storia del glorioso Corpo Forestale dello Stato
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