di Andrea Cannizzaro
Il disegno di legge che si "aggiunge" alla Finanziaria arriverà presto in Aula. Tutte le norme che sono "cadute". E cosa resta
PALERMO - Non ci sono maxi emendamenti ed è saltato il contributo i 360mila euro alla Fondazione Whitaker per finanziare le iniziative degli assessorati. Il centro direzionale della Regione siciliana si farà ma la legge non dice dove sarà fatto. È saltata anche l’operazione attraverso cui la Regione avrebbe dovuto acquisire gli immobili prima conferiti al Fiprs, il Fondo immobiliare pubblico della Regione Siciliana.
Il ddl collegato alla Finanziaria è pronto per uscire dalla commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana per approdare in Sala d’Ercole. Malgrado l’Aventino dei deputati del Movimento cinque stelle che si rifiutano di rientrare in commissione fin quando Riccardo Savona non si sarà dimesso dalla sua presidenza, la seconda Commissione ha portato avanti l’esame del disegno di legge.
Il testo è molto diverso da quello originario. Sono saltate anche alcune delle previsioni che lo contraddistinguevano. Dall’altra parte sembra proprio che non ci sia stato un assalto alla diligenza che era stato paventato quando si puntava a un’approvazione veloce della Finanziaria per fare terreno della contrattazione politica proprio la discussione del Collegato. I tempi delle vacche magre del bilancio regionale impongono sobrietà. Cosa c’è nelle disposizioni collegate alla legge finanziaria è presto detto mentre fa notizia ancora più quello che non c’è.
È in parte saltata, infatti, la creazione del mega centro degli uffici regionali a Palermo in via Ugo La Malfa. Il centro di raccolta di tutti gli uffici degli assessorati regionali si farà ma non sarà la legge a stabilire se il “Pirellone” della Regione siciliana si ergerà sui resti della sede dell’Ente minerario siciliano. La giunta approverà un progetto preliminare che dovrà avere un parere della commissione Bilancio e della commissione Ambiente di Palazzo dei Normanni. Poi, entro 120 giorni, dovrà pronunciarsi con un parere obbligatorio il Consiglio comunale di Palermo. C’è anche un tempo per realizzare l’opera: 20 anni.
Nelle disposizioni approvate non c’è neanche la norma che da una parte avrebbe consentito al dipartimento regionale delle Finanze e del Credito di riacquisire, esercitando il diritto di prelazione, gli immobili conferiti al Fiprs e che dall’altra parte faceva uscire la Regione dal fondo immobiliare.
I deputati hanno modificato anche la previsione di affidare ad un broker la mappatura e valutazione del patrimonio immobiliare delle aziende sanitarie. Il Collegato continua a stanziare un milione per l’attività ma prima di ricorrere a un privato l’assessorato della Salute dovrà realizzare la ricognizione in convenzione con gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o con i suoi stessi uffici.
La seconda Commissione ha soppresso poi alcune disposizioni riguardanti gli immobili regionali. In sala d’Ercole non saranno esaminate le norme che avrebbero introdotto la possibilità di firmare delle assicurazioni sul patrimonio di proprietà della Regione. È stata barrata anche la previsione di stipulare assicurazioni furto e incendio, distruzione e copertura elettronica su immobili e mobili regionali. Il pacchetto di norme per le assicurazioni valeva 2 milioni. Non sono passate, poi, neanche le norme che riguardano alcune operazioni immobiliari fra la fondazione Orchestra sinfonica siciliana e la Regione.
Rimangono in piedi invece le norme per il riconoscimento della condizione d’insularità, quelle sul garante dei diritti dei detenuti e le norme sulle convenzioni dell’assessorato regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità. Stando all’attuale testo, inoltre, le certificazioni mediche per le assenze da scuola dovranno essere prodotte solo dopo dieci giorni di assenza.
Nel collegato ci poi delle regole che dovrebbero modificare le aggiudicazioni delle gare d’appalto. Sotto la soglia comunitaria le amministrazioni pubbliche dovranno utilizzare il criterio del minor prezzo e non quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’articolo prevede poi che nella comparazione delle offerte le commissioni di gare elimino le offerte che fanno il prezzo più basso e più alto del 10% della media aritmetica di tutte le offerte. Ma l’articolo fissa altre regole rispetto ai calcoli da fare rispetto alle offerte presentate. Nella Finanziaria bis ci sono infine anche le norme sui biglietti gratuiti dell’Ast, sul sostegno alle ex Provincie e sulle opere incompiute.
La commissione Bilancio ha dato il suo ok, infine, pure le norme che erogano contributi per lo sport: 500mila euro per il comitato italiano paraolimpionico, 500mila euro per il Coni e 300mila euro per la tappa siciliana dell’European Golf tour.
Nei prossimi giorni il testo del Collegato generale potrebbe arrivare così in Sala d’Ercole. Ma, nei prossimi mesi il primo dei quattro ddl collegati alla finanziaria potrebbe vedere la luce, rimangono al palo gli altri tre disegni di legge, quello riguardante i canoni di concessione della Regione, quello riguardante Riscossione Sicilia e infine quello più importante: quello che si occupa di enti regionale e pubblica amministrazione. Proprio in quest’ultimo disegno di legge è contenuta la norma che consentirebbe alla Regione di assumere. I ddl però non hanno mai iniziato il loro iter parlamentare e così i tempi sembrano essere lunghi.
07 Aprile 2019
Fonte: livesicilia.it
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