06 febbraio 2019

MANOVRA REGIONALE, “PIANGONO” IN TANTI: ECCO LA MAPPA DEI TAGLI. SUI FORESTALI IL TOTALE RICHIESTO PER COPRIRE LE SPESE DEL TAGLIO AMMONTA A 53.069.153,34 EURO. SOMMA DIROTTATA SUL FONDO DI SVILUPPO E COESIONE E NON A CARICO DEL BILANCIO REGIONALE


Dal sito www.lasicilia.it

05/02/2019 - di Giuseppe Bianca
Enti, welfare, scuole, scuole, teatri, buonuscite dipendenti, sino all’ex tabella H: chi perde e quanto

PALERMO - Non sorride nessuno e piangono in tanti. Nella Finanziaria 2019, i cui tagli saranno compensati in larga parte, almeno si spera, dopo l’accordo, che da Roma potrebbe portare a spalmare anche i 546 milioni di euro di disavanzo, insieme al resto, nei trentanni, anziché nel triennio, le categorie che intanto risentono delle diminuizioni degli stanziamenti di bilancio svariano dal trasporto pubblico locale alla Cultura e ai teatri, dai forestali e dagli ex Pip agli enti regionali. Il dettaglio è così articolato:

Tabella G. Al trasporto pubblico locale, rispetto allo scorso anno andranno in meno 42.879.991,27 euro e si passerà da 158.751.877,56 a 115.871.886,29 euro. Sempre dalla stessa categoria di risorse spariscono 2.328.018,98 euro per i lavoratori impegnati nei cantieri di servizio che percepiscono il reddito minimo inserimento. I trasferimenti agli enti locali per i centri antiviolenza e le case di accoglienza subiscono un taglio di 801.782,1 euro.

Forestali. Il totale richiesto per coprire le spese del taglio ammonta a 53.069.153,34 euro. Somma dirottata sul Fondo di Sviluppo e Coesione e non a carico del bilancio regionale.

Enti regionali. Vengono recuperati 17.013.581 euro con tagli che incidono sulle casse di: Enti Parco (-3.427.937 euro); Ersu (- 2.461.041 euro); personale cooperative agricole e cantine sociali (-1.231.197 euro), ma anche “lacrime e sangue” per le Riserve naturali a cui viene affibbiato un preoccupante segno meno dinanzi alla cifra di 1.254.979 euro; all’Istituto Incremento Ippico vanno in meno 298.352 euro e all’Istituto Zootecnico 755.392 euro. Destino comune anche per Irvo (Istituto regionale del vino e dell’olio) con un poco rassicurante -572.964 euro, per il personale dell’Ente Fiera del Mediterraneo (-325.946 euro), e per il Brass Group (515mila euro), ma anche sforbiciata di rilievo per l’indennità vitalizia a favore dei talassemici a cui vengono tolti 2.151.470 euro. All’Istituto Florio e Salamone vanno in meno 154.929 euro, 570mila in meno ai Consorzi universitari, ma soprattutto un milione in meno per i fondi dell’obbligo scolastico. Minori risorse anche per il Corfilac (281.479 euro) e gli Ipab (422mila euro) e tagli anche su scuole paritarie (601.460 euro) e manutenzione straordinaria delle scuole (261mila).

Teatri. Non si salvano, nella dura legge dei tagli della Finanziaria le associazioni e gli enti teatrali, unitamente al fondo unico regionale per lo spettacolo (Furs). Per il Teatro Bellini di Catania la riduzione programmata ammonta a 1.843.522 euro; e 100mila euro in meno per lo Stabile di Catania; poco meno di un milione di taglio (918.990 euro) per il Teatro di Messina, mentre le minori entrate per la Foss si fermano a 429.480 euro. Al Massimo di Palermo tagli in arrivo invece per 265mila euro e 84.400 euro per il Teatro Biondo di Palermo. Su un totale di 7 milioni e mezzo di euro il fondo unico regionale per lo spettacolo viene contratto di un milione 665.361 euro, e l’Inda arretra in termini di dotazione di 48.570 euro così come Taormina Arte (-543.640).

Ex Tabella H. Croce e delizia delle cronache parlamentari, caduta in disgrazia e depotenziata negli anni, la tabella che riassume i fondi per una serie di associazioni ed enti sparsi nel territorio regionale accusa un ulteriore taglio di quasi un milione di euro (-930mila euro).

Altri tagli. Completano il dettaglio delle varie some prelevate per far quadrare i conti anche il minore contributo (1.111.381 euro) all’Università Kore di Enna, all’Unione ciechi (-573.755 euro) e alla Stamperia regionale Braille (576.141 euro) e ancora il taglio sulle somme alla Keller (-313.487 euro) a Florio e Sal (-100mila euro) e all’Aras (Associazione regionale allevatori Sicilia) a cui vanno in meno 281.350 euro.

Tagli al Bilancio. Si trovano nel Bilancio, il cui articolato è stato approvato dall’Ars, e non nella Finanziaria, i tagli sul Fondo Pensioni (buonuscita) dei regionali pari a 9.617.030,80 euro per l’esercizio 2019 e i prelievi per il 2020 di 18.803.264,28 dal fondo di riserva per le spese obbligatorie.

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