06 novembre 2018

FIUME MILICIA: RISCHIO SEGNALATO NEL 2015, MA LA MANUTENZIONE NON FU REALIZZATA. IL LEGISLATORE ORDINAVA DI RICORRERE A LAVORI IN ECONOMIA ATTRAVERSO GLI OPERAI FORESTALI, DELL'ESA E DEI CONSORZI DI BONIFICA. DA CUI ERA POSSIBILE REPERIRE MANO D’OPERA SPECIALIZZATA


Dal sito www.ilsicilia.it

UN PROGETTO DA 800.000 EURO, INATTUATO

di Matteo Scirè - 5 novembre 2018
Gli uffici del Genio Civile di Palermo e quelli della Regione Siciliana erano a conoscenza da tempo del rischio idrogeologico che incombeva sul fiume Milicia e su tutti gli altri corsi d’acqua dell’Isola. Già nel 2015, infatti,  l’Assessorato regionale all’agricoltura aveva predisposto un piano di interventi di manutenzione straordinaria del demanio idrico fluviale regionale. Tra questi anche la ricostruzione degli argini del fiume teatro della tragedia di Casteldaccia, proprio nel tratto in cui sabato scorso hanno perso la vita 9 persone.

Un progetto del valore di 800.000 euro rimasto inattuato. L’iniziativa, si legge nel documento, si rendeva necessaria a causa del pericolo esondazione e dell’azione di erosione della proprietà privata.

Sempre in quell’anno, infatti, l’Assemblea regionale siciliana aveva approvato una legge che consentiva ai vari dipartimenti della Regione di “progettare e realizzare interventi a valere sui fondi della programmazione comunitaria, sul Piano di azione e coesione e sul Fondo di sviluppo e coesione o su altri fondi extraregionali”.

Era necessario reperire risorse, quelle regionali non erano sufficienti. A tal proposito, inoltre, il legislatore ordinava ai dipartimenti interessati di ricorrere prioritariamente a lavori in economia, attraverso l’impiego degli operai forestali, degli operai addetti alla campagna di meccanizzazione dell’Ente di sviluppo agricolo (Esa) e degli operai dei Consorzi di bonifica.

Un esercito di più di 25.000 persone, da cui era possibile reperire mano d’opera specializzata dotata di mezzi e strumenti idonei.

Come prescritto dalla norma, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore fu stilato l’elenco delle opere sulla base delle indicazioni pervenute dagli uffici del Genio Civile di tutte le province siciliane. Per alcune, segnalate come prioritarie, furono anche predisposti i progetti esecutivi e individuate le risorse necessarie, in modo tale da accelerare i tempi e mettere in sicurezza le situazioni di maggiore criticità. Per le altre, invece, l’iter sarebbe stato inevitabilmente più lungo. Da allora sono passati 3 anni nei quali tutto è rimasto inspiegabilmente sulla carta.

Fonte: www.ilsicilia.it





Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.