Cgil Sicilia
Palermo, 15 nov- In una nota la Flai Cgil Sicilia, col segretario regionale Tonino Russo, replica al presidente nazionale dell’A.N.B.I. (associazione nazionale bonifica), Massimo Gargano, che in un’intervista al Tg2, ha reso dichiarazioni secondo le quali, alla fine, la colpa dell’illegalità e dell’incuria nel territorio sarebbe dei lavoratori dei Consorzi di bonifica. “Ciò non corrisponde al vero- scrive Russo-, è vero invece che in Sicilia non esiste una programmazione che prevede l’impiego dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica in lavori di ripristino e sistemazione di alvei fluviali, né tanto meno in opere di contrasto al dissesto idrogeologico. Quasi sempre si preferisce dare in appalto a ditte private queste lavorazioni”. Russo aggiunge che “il dott. Gargano sicuramente ignora peraltro che all’interno dei lavoratori della bonifica siciliana vi sono tutte le professionalità, le competenze e l’esperienza decennale di operatori che sono nelle condizioni di intervenire in tutto il territorio regionale in opere di sistemazioni idraulica del territorio, solo se la politica mettesse in essere progetti e risorse finanziarie in tal senso”. E specifica che “laddove i corsi d’acqua e le dighe sono gestite direttamente dai Consorzi di Bonifica, vengono fatte correttamente e puntualmente le manutenzioni e tutti i lavori di sistemazione idraulica necessari, infatti in quei luoghi non ci sono stati disastri perché i lavoratori dei Consorzi di Bonifica sono le vere sentinelle del territorio e, proprio per questo, punto di riferimento del mondo agricolo”.
Detto questo, l’esponente della Flai sottolinea le criticità del settore: 25 anni di commissariamento, l’ultima legge di riforma non applicata, la precarietà del lavoro, con soli 581 lavoratori a tempo indeterminato sul totale di 1.906. “Gli stagionali rileva sono dunque 1.325 e di questi ultimi i 2/3 lavorano solo per 3 mesi l’anno e sono impegnati nella campagna irrigua a servizio delle aziende agricole per l’erogazione dell’acqua, per la manutenzione degli impianti e la gestione del servizio e solo nel periodo estivo. Tanto che, quando sono accaduti i noti fatti drammatici legati all’esondazione di fiumi, questi lavoratori erano già quasi tutti licenziati”. C’è inoltre “la frammentazione delle competenze con i Consorzi di Bonifica in Sicilia vigilati e direttamente dipendenti dall’Assessorato all’Agricoltura, mentre i fiumi sono di competenza dell’Assessorato Territorio ed Ambiente e Protezione Civile, mentre la gestione di quasi tutte le dighe è di competenza dell’Assessorato alla Energia”. “Il comparto può dare dunque un grande contributo contro il dissesto idrogeologico- conclude- se messo nelle condizioni di funzionare al meglio e di questo la responsabilità è della politica e delle sue tante inadempienze”.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.