Ricevo e pubblico
da Filippo VirzìPortavoce del Segretario Regionale Ugl Sicilia
“I dati riportati nell’articolo di Repubblica riguardante la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, non rispecchiano a nostro avviso la realtà dei fatti, pertanto sentiamo il dovere per diritto di replica di spiegare lo stato dell’arte dalla nostra visuale”.
A dichiararlo è il Segretario Provinciale dell’UGL Spettacolo, Cristina Enna.
“L’UGL, contrariamente a quanto dichiarato da CIGL, CISL, UIL e FIALS, - spiega Enna - ha riscontrato e contestato parecchie anomalie e contraddizioni nella gestione artistica e amministrativa dell’attuale Sovrintendenza, provvedendo a rappresentarle nelle sedi competenti attraverso specifici atti formali”.
“In particolare - spiega la sindacalista - si evidenziano il rilancio artistico non adeguato agli standard qualitativi e produttivi previsti dall’attuale sistema-circuito internazionale che, certamente, non prevede le sporadiche esibizioni nelle fiere con formazioni cameristiche e non sinfoniche, evidenti e ripetute disparità di trattamento tra i dipendenti della Fondazione che, nel tempo, hanno provocato pericolose e nefaste divisioni con conseguenti negative ripercussioni sull’attività produttiva della FOSS”.
“Nessuna attività di promozione in ambito nazionale e internazionale - stigmatizza Enna - tesa a stabilire contatti e sottoscrivere progetti di ampio respiro, al fine di sostenere e rafforzare, dal punto di vista sia artistico che finanziario, l’immagine dell’Orchestra”.
“La nostra Organizzazione Sindacale, - aggiunge - fa sommessamente rilevare che, l’attuale Sovrintendenza nulla ha realizzato, sia artisticamente che amministrativamente, che possa essere considerato di livello internazionale, inoltre sottolineiamo che la sua nomina non è stata fatta secondo i parametri di valutazione che, oggi, citano i sindacati CIGL, CISL, UIL e FIALS ”.
“Il nostro auspicio è che, nell’individuazione di questa figura e indipendentemente dalla modalità di reclutamento, - conclude Enna - prevalgano scelte orientate a riconoscere l’importanza di specifiche e alte competenze artistiche sulle generiche capacità manageriali, amministrative e contabili.
Infatti, provenire da ambienti artistici, ma non possedere conoscenze artistiche, non garantisce, nel breve, medio e lungo periodo, progettualità, equilibrio nella gestione artistico-amministrativa,
rilancio delle attività attraverso una visione dinamica e moderna che il sistema globalizzato oggi impone.
Confidando nel senso di equilibrio e non faziosità che, da sempre, contraddistingue l’operato del Presidente Musumeci, attendiamo con trepidazione e speranza l’esito finale di questa ormai lunga Storia”.
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