Dal sito gds.it
di Silvia Iacono — 24 Luglio 2018
Brucia ancora la Sicilia. Il vento e alte temperature da giorni continuano a rendere difficile lo spegnimento di vasti incendi sia nella parte orientale che occidentale dell'Isola.Al lavoro le squadre dei vigili del fuoco, gli uomini della forestale e quelli della protezione civile. Il vento non solo ha alimentato le fiamme ma ha reso difficile il decollo dei mezzi aerei per lo spegnimento nelle aree più impervie.
L’ultimo incendio è divampato a Monte Falcone a San Martino delle Scale, nel territorio di Monreale intono all’1,30 di questa notte. Il fronte di fuoco è ampio e non è facilmente gestibile dalle squadre di terra. Così è stato chiesto l’intervento aereo per cercare di fermare le fiamme.
Intanto gli uomini delle forestale stanno ancora lavorando nella zona di Casteldaccia nella zona di Todisca. Da domenica un vastissimo incendio è divampato nelle campagne di Altavilla Milicia per poi spostarsi propria nella vicina Casteldaccia. Da giorni squadre di terra e canadair tentano di estinguere le fiamme che vengono continuamente alimentate dal vento.
Fuoco e fiamme anche nella Timpa di Acireale, rogo che ancora non è stato completamente domato. Ieri pomeriggio i vigili del fuoco sono stati allertati per un incendio che è partito dalla zona di contrada Acque grandi di Capo Mulini. Il rogo ha distrutto una larga parte della vegetazione, costeggiando la strada statale 114, Catania-Messina, e arrivando fino al mare.
Le fiamme hanno minacciato case e anche animali allevati nella zona. La strada statale a scopo precauzionale è stata chiusa al traffico e poi riaperta. Si sono mobilitati i vigili del fuoco polizia, personale della forestale e due Canadair.
Il rogo ha lambito anche un centro commerciale di Riposto. I vigili del fuoco del comando provinciale di Catania hanno protetto un albergo sulla strada statale. Grazie al massiccio intervento di uomini e mezzi nessuna abitazione è stata colpita dalle fiamme.
E non è stato del tutto domato l'incendio che è scoppiato ieri attorno al bosco di Santo Pietro, nel Calatino, al confine fra i territori della provincia di Ragusa e Catania. L’incendio ha coinvolto anche una parte della costa acatese. Le squadre antincendio di forestale, vigili del fuoco e protezione civile lavorano ininterrottamente. I mezzi aerei sono arrivati stamani alle cinque e sono ancora all’opera per evitare il riformarsi di focolari. La situazione viene costantemente monitorata.
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Fonte: gds.it
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