09 aprile 2018

SALARIO O SUSSIDIO? LO SCIOPERO E' ANCHE CONTRO L'APPLICAZIONE DEL DLG 118/2011 ALLA RETRIBUZIONE DEI LAVORATORI FORESTALI

Ricevo e pubblico
da Michelangelo Ingrassia
Esecutivo Territoriale Uila Uil Palermo


Opportunamente Giuseppe La Bua, Segretario Territoriale della Uila Uil di Palermo, in un intervento rivolto sabato scorso ai capilega e delegati dell'Organizzazione, ricordava che “non possiamo far passare sotto silenzio i ritardi e l'accanimento di chi sembrerebbe utilizzare la burocrazia e le norme, come ad esempio il Decreto Legislativo 118/2011, come strumento di accanimento nei confronti di gente che ogni anno per lavorare deve protestare e per prendere la paga guadagnata deve manifestare”.
In effetti soltanto oggi 9 aprile 2018, quando già dovrebbero essere maturi i tempi per erogare le spettanze di marzo, è stato retribuito ai lavoratori il salario di gennaio e febbraio; ma c'è chi aspetta ancora la mensilità di dicembre 2017 e chi attende addirittura la retribuzione di alcune indennità della scorsa campagna antincendio. Per non parlare di quei lavoratori dei Consorzi di Bonifica che sono in arretrato di dodici e più mensilità di salario.
Tutta colpa dell'impegno non mantenuto dal Governatore Rosario Crocetta, che il 13 settembre 2013 aveva trionfalisticamente firmato un Accordo con le Organizzazioni Sindacali che prevedeva, tra le altre cose, l'istituzione di un capitolo unico di bilancio per i lavoratori forestali a tempo indeterminato; un Accordo mai rispettato da Crocetta che, così facendo, ha tradito la propria onorevole firma. Ma la colpa dei vergognosi ritardi è anche di quel Decreto Legislativo n. 118 del 23 giugno 2011, emanato da Berlusconi e Tremonti, che nel 2015, sotto il governo del solito Crocetta, fu esteso anche alla Sicilia e applicato arbitrariamente dall'Amministrazione Forestale (in particolare e per prima dal Comando) anche per i salari dei lavoratori forestali.
Il Decreto Legislativo 118/2011 contiene “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”. E' una norma, dunque, che disciplina la contabilità e il bilancio degli enti istituzionali e in particolare le spese, i crediti, i debiti, gli incassi. Non riguarda né gli stipendi dei dipendenti regionali di ruolo né i salari dei dipendenti regionali non di ruolo. 
Tuttavia un gruppo di burocrati della Ragioneria Generale e di un Servizio interno al Comando, decise nel 2015 di renderlo esecutivo anche e solo per i salari dei dipendenti non di ruolo della Regione: ossia, i lavoratori forestali. Una decisione subito avallata dal governo Crocetta e dai Direttori Generali che si sono da allora succeduti.
La questione è oggetto di studio e si sta compilando un dossier sull'intera vicenda, della quale ci occuperemo successivamente in maniera dettagliata.
Ora, quello che si vuole qui ribadire è che il Decreto 118/2011 non va applicato ai salari dei lavoratori forestali e che lo sciopero di giorno 11 aprile è anche contro chi si ostina ad applicare questo decreto i cui effetti aggravano il sistema delle retribuzioni già di per se disagiato, aumentando vergognosamente i notevoli ritardi sul pagamento dei salari.
Per quali motivi si ritiene ingiusta l'applicazione del Decreto 118/2011 per i salari dei lavoratori forestali? Perchè l'applicazione,

viola l'art. 48 dello stesso Decreto che considera le spese fisse e permanenti come spese obbligatorie e dunque escluse dall'applicazione del 118/2011; 

viola l'art. 56 dello stesso Decreto che al comma 7 elenca chiaramente come spese rientranti nelle previsioni della norma, le “spese riguardanti trasferimenti e contributi ad amministrazioni pubbliche, somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali” e non i salari; ed è noto che gli LTI non sono fornitori, non sono liberi professionisti, non sono appaltatori, non ricevono un corrispettivo per contratto di somministrazione ma sono dipendenti non di ruolo dell'Amministrazione e percepiscono un salario che – si badi – nel Codice Civile è equiparato agli stipendi;

viola l'art. 81 della L.R. 14/2006 che istituisce il “preventivo di spesa per l'utilizzazione continuativa, per l'intero esercizio finanziario, degli operai a tempo indeterminato, specificando gli interventi ai quali gli stessi sono destinati”, che si configura dunque come spesa fissa a carattere permanente;

viola il comma 13, dell'art. 11, della L.R. 3/2015 il quale prevede che per quanto non diversamente regolato dal Decreto, continua a trovare applicazione la vigente disciplina regionale di contabilità;

viola il comma 5, dell'art. 1, del Decreto Legislativo 126/2014 il quale prevede che  per  motivate   ed   effettive difficoltà gestionali  per  la  sola  spesa  di  personale, la  disaggregazione delle spese di personale  per  le  singole  missioni  e  i  programmi rappresentati a bilancio deve essere comunque esplicitata in apposito allegato  alla  legge  di  bilancio,  aggiornata  con  la  legge   di assestamento e definitivamente contabilizzata con il rendiconto.

C'è da chiedersi, a questo punto, perché una parte della burocrazia regionale si ostini ad applicare questo Decreto. La risposta sta nelle considerazioni fatte da 

Giuseppe La Bua: accanimento da parte dei dipendenti di ruolo della Regione contro i lavoratori forestali che invece sono dipendenti non di ruolo. Un accanimento attraverso il quale si vuole demansionare soprattutto il personale a tempo indeterminato, trasformando il loro salario in sussidio e il loro lavoro in assistenza. La conseguenza di questa trasformazione sarebbe, per i lavoratori, la perdita dello status di dipendente non di ruolo di un ente pubblico. Se dovesse passare questa linea, i lavoratori forestali verrebbero equiparati ai lavoratori socialmente utili, sia sul piano giuridico che economico. Non c'è bisogno di sottolineare quali e quanti diritti e indennità si perderebbero né occorre evidenziare chi ci guadagnerebbe. 
E' necessario, però, non dimenticare che giorno 11 si sciopera anche contro l'applicazione del decreto 118/2011 e per la regolarizzazione delle retribuzioni salariali.
Michelangelo Ingrassia
Esecutivo Territoriale Uila Uil Palermo





1 commento:

  1. Con tutte quelle violazioni dello Statuto, vi rivolgete alla gente per risolvere il problema????

    Ma dico io, pensate veramente con un cervello o quant'altro??
    Boohh, ma allora veramente fate ridere.

    Giuseppe Spagnuolo.

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