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Uila Catania
La riunione, aperta dalle testimonianze di lavoratori e imprenditori del mondo agricolo ai quali ha fatto seguito la relazione di Nino Marino, è stata conclusa da Guido Majrone per la Segreteria nazionale Uila. Sono intervenuti, tra gli altri, i segretari generali Uil di Catania e Messina, Enza Meli e Ivan Tripodi. Nel suo discorso, Guido Majrone ha ricordato come in Sicilia il sindacato proprio su intuizione di Nino Marino abbia lanciato il marchio etico di qualità “Buono E’ Legale” per affermare la necessità di produzioni “zerocaporalato” e realizzate rispettando i diritti dei lavoratori: “Il nostro impegno per la legalità si declina, qui in Sicilia, in molte iniziative a tutela di tutti i lavoratori – ha affermato il segretario nazionale Uila – Parlo non soltanto delle battaglie a favore della eticità dei prodotti dell’agricoltura siciliana, ma anche della incessante lotta alla piaga del lavoro nero. Un tema sul quale, nonostante l’entrata in vigore di norme più severe anche per le aziende, bisogna continuare a mantenere alto il livello di guardia perché restiamo convinti che solo la costruzione a livello locale di un sistema di manodopera alternativo a quello offerto dai caporali possa costituire un’arma efficace contro lo sfruttamento. Non meno importanti sono le battaglie portate avanti per i diritti dei lavoratori del comparto forestale, dei Consorzi di Bonifica, dell’Esa e delle associazioni regionali degli allevatori. L’attenzione che la Uila di Catania e Messina rivolge a tutte le problematiche dei lavoratori del settore agricolo è evidenziata anche dall’importante crescita organizzativa della struttura”.
Con la sua relazione, Nino Marino ha lanciato da Giardini-Naxos la proposta di un “patto tra lavoratori, imprese e istituzioni per ripartire dai territori e valorizzare i molti primati di Sicilia, esaltando le aziende sane e marginalizzando quelle pirata”. Il segretario generale, lungamente applaudito, ha inoltre affermato: “C’è una Sicilia che non si arrende, Catania e Messina non si arrendono. Migliaia di lavoratrici e lavoratori creano ogni giorno ricchezza, alimentano certezze e speranze di questa terra, assicurano presente e futuro. Per loro, noi chiediamo un cambio di prospettive e scelte poiché sinora è mancata la capacità di fare squadra. Lo diciamo a partire dai forestali, per i quali non pietiamo giornate ma rivendichiamo il riconoscimento di una centralità nella difesa dell’ambiente che va ben al di là e al di sopra della polemica su numeri urlati da chi non capisce, o non vuole capire”.
Salutando i delegati, Enza Meli ha invece affermato: “Noi lottiamo perché tutti abbiano il diritto di avere diritti. Troppe donne e uomini, invece, sono ancora trattati come schiavi nei campi come altrove. Per loro, Uil e Uila esistono. Grazie a questa grande organizzazione, nessuno è solo. Agricoltori e forestali sono al centro delle lotte, delle proposte, delle iniziative di una Uila che è sindacato di pensiero e azione. Stesso impegno voi mettete, anzi consentitemi di dire noi mettiamo a tutela e sostegno dei lavoratori del settore della Pesca e dell’Agroalimentare, dell’Esa, dell’Azienda regionale allevatori-Aras e dei Consorzi di Bonifica. Questa non è solo doverosa attività sindacale, ma anche e soprattutto mobilitazione per la Sicilia e i siciliani perché senza difesa e valorizzazione dell’ambiente, dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca non c’è futuro. E chi agisce in direzione contraria è un ladro di futuro!”. Ivan Tripodi ha rimarcato “l’attenzione particolare nei confronti dei lavoratori forestali, oggetto di un permanente dileggio pubblico che si realizza attraverso una odiosa campagna dal chiaro sapore anti-meridionale”. “Per quanto ci riguarda – ha aggiunto Tripodi – riconosciamo il ruolo fondamentale ed insostituibile dei lavoratori forestali. Un esempio concreto lo abbiamo vissuto la scorsa estate durante la quale, a causa della mancanza di una programmazione anti-incendio, il territorio è stato assalito dalle fiamme, che ancora una volta sono stati domati anche grazie ai lavoratori forestali. Insomma, il congresso Uila Catania-Messina rappresenta il punto d’arrivo e la ripartenza di una categoria in fortissima crescita politica ed organizzativa. È doveroso affermare che il merito di questi invidiabili risultati è, senza se e senza ma, da ascrivere all’azione quotidiana e al lavoro intelligente svolti con saggezza dal segretario generale Uila Sicilia Nino Marino”.
Nel corso del congresso sono stati proiettati frammenti dei docufilm “Una strage ignorata” – prodotto dalla Fondazione Argentina Altobelli in ricordo delle vittime di mafia in Sicilia nelle lotte sindacali degli anni Quaranta e per i diritti dei lavoratori agricoli – e “Il frutto oscuro”, realizzato da Uila Catania e “Symmachia” Adrano per denunciare l’emergenza-caporalato.
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