04 aprile 2018

SAPONARA (ME): ARRESTATI 2 PIROMANI CHE AVEVANO APPENA TENTATO DI INCENDIARE UN AREA BOSCHIVA


04 Aprile 2018
I due sono stati sorpresi dai Carabinieri in flagranza di reato subito dopo aver appiccato l’incendio in un bosco di Contrada Margi nel Comune di Saponara

Una brillante operazione di servizio è stata portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro nel pomeriggio di ieri. Nello specifico una pattuglia della stazione Carabinieri di Saponara ha tratto in arresto due uomini per incendio boschivo. Si tratta del 31enne Sebastiano Saccone di Basicò (ME) e del 22enne Calcò Labruzzo Antonino di Falcone entrambi allevatori di bestiame. I due sono stati sorpresi dai Carabinieri in flagranza di reato subito dopo aver appiccato l’incendio in un bosco di Contrada Margi nel Comune di Saponara. Pensavano di poterla fare franca e “dare il via” alla stagione degli incendi boschivi sfruttando le favorevoli condizioni climatiche con un caldo vento di scirocco. Non avevano però fatto i conti con i Carabinieri che, giocando di anticipo, hanno predisposto nel territorio provinciale una serie di servizi preventivi proprio contro il fenomeno degli incendi boschivi che tanto allarme aveva creato lo scorso anno.

I FATTI:

Nel primo pomeriggio di ieri i due uomini si erano avventurati nei boschi di Contrada Margi e, credendo di poter passare inosservati, hanno appiccato le fiamme in un appezzamento di terreno contenente sterpaglie e bosco. Quindi sono saliti a bordo della propria autovettura dandosi alla fuga. Peccato per loro che a poche centinaia di metri c’era una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Saponara che, non appena ha notato alzarsi una piccola colonna di fumo, si è subito precipitata sul posto bloccando i due fuggitivi a pochi metri dal luogo dove avevano appiccato le fiamme che, alimentate dal vento di scirocco, avevano già interessato una vasta area. I militari dell’Arma hanno quindi subito allertato i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme con non poca difficoltà e quindi hanno sottoposto a perquisizione personale e veicolare i due piromani sorprendendoli ancora in possesso della tanica di benzina e dei due accendini poco prima utilizzati, nonché di un bastone parzialmente bruciato, un coltello, una roncola e una mazza. Inutili i tentativi di trovare una giustificazione circa la loro presenza in quel posto contestualmente all’incendio. Ai loro polsi sono scattate le manette e si sono aperte le porte delle camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo che si è tenuto nella mattinata di oggi.

Il giudice non solo ha convalidato l’arresto effettuato dai Carabinieri ma ha disposto nei confronti dei due piromani la misura cautelare degli arresti domiciliari. Quindi I militari dell’Arma hanno notificato il provvedimento ai due e li hanno accompagnati presso le rispettive abitazioni dove sono stati sottoposti alla predetta misura cautelare.

Fonte: www.strettoweb.com





3 commenti:

  1. Queste persone non dovrebbero andare in galera, in caso di danno lieve, come pena dovrebbero piantare 1000 piante forestali l'anno per 7 anni e devono prendersene cura di anno in anno fino alla scadenza dei 7 anni. Ogni pianta che non attecchisce dovrà essere ripiantata. Il tutto a loro spese e alle dipendenze dell'azienda foreste senza alcuna retribuzione. Nel caso in cui il danno causato sia di proporzioni maggiori, allora devono ripristinare il territorio alle origini. Scusate, ma quando ci vuole ci vuole. Saluti Giuseppe Candela

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  2. Condivido al 100 % con il caro collega Giuseppe Candela

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  3. Galera certa ci vuole senza sconti di pena ..... almeno 10 anni ..... così si scoraggiano gli altri aspiranti piromani ..... e confisca del patrimonio che possiedono anche se possiedono solo una bicicletta ..... Fedele B.N. D2 Catania

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