Dalla pagina facebook
della Cgil Sicilia
Palermo, 9 aprile. Più di 5.000 lavoratori forestali, dei consorzi di bonifica, dell’Esa e dell’ex Aras scenderanno in piazza a Palermo mercoledì 11 aprile per la manifestazione regionale organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali. Il corteo partirà alle 10 da piazza Marina diretto verso la Presidenza della Regione. Dove si svolgeranno i comizi. “Ad oggi- scrivono i sindacati in una nota-nessun forestale è stato avviato al lavoro. Non ci sono le condizioni per fare partire la campagna irrigua con i lavoratori dei consorzi di bonifica senza stipendio anche da 13 mesi. I lavoratori dell’Aras sono licenziati da 18 mesi. Si prevede di chiudere l’Esa senza offrire certezze sulla sorte degli stagionali della meccanizzazione agricola. Abbiamo chiesto soluzioni- scrivono Alfio Mannino (Flai), Pierluigi Manca (Fai) e Antonio Marino (Uila)- ma l’incontro del 4 aprile si è concluso con un nulla di fatto”. I sindacati chiedono “emendamenti alla Finanziaria che integrino tutte le risorse necessarie all’espletamento delle giornate di lavoro di tutti i settori” . Rilevano che “ad oggi mancano 45 milioni di euro per il servizio antiincendio e per la realizzazione dei viali parafuoco e che vanno individuate misure extraregionali per oltre 100 milioni di euro per svolgere le altre attività forestali”. Flai, Fai e Uil rivendicano da mesi l’attuazione del contratto regionale dei forestali e il reperimento delle risorse per lo svolgimento delle garanzie occupazionali. Mannino, Manca e Marino affermano che “la logica degli annunci rischia di creare solo disagio e paure tra i lavoratori”. E aggiungono che “solo in questi giorni, in seguito al pressing di Flai, Fai e Uila pare che il governo stia predisponendo i necessari emendamenti alla Finanziaria . La nostra iniziativa di mobilitazione- sottolineano- è finalizzata ad ottenere risultati concreti, al superamento dell’attuale stato di emergenza e all’avvio della stagione di riforme con al centro il tema della sicurezza del territorio nell’ottica dell’efficienza e della razionalizzazione avviando il processo di stabilizzazione, dando servizi sempre più efficienti all’agricoltura, al territorio, ai siciliani”. I sindacati chiedono dunque “il riordino del settore forestale col presupposto della stabilità occupazionale; l’approvazione di una legislazione sui consorzi di bonifica che consenta un processo di stabilità occupazionale col superamento dei contenziosi in atto presupposto per l’avvio della campagna irrigua e il pagamento degli arretrati; il rilancio del ruolo e delle funzioni dell’ Esa; il riavvio del servizio di assistenza alla zootecnia. “Buona parte delle nostre rivendicazioni- sottolineano Flai, Fai e Uila sono rivolte anche al Parlamento siciliano. Abbiamo chiesto incontri ai gruppi parlamentari per illustrarle”.
poi li conteremo se saremo piu di 5000.persone facciamo cosi 4999..io nn scendo xche nn ci rapresentate voi sindacati ..si deve scendere x 151 giornate punto il resto e solo propaganda..poi mi spiace x quei lavoratori che ancora nn hanno preso stipendi ma la colpa e vostra ..quando cera crocetta voi eravate con lui al bar no a difendere gli operai forestali ho atri colleghi..peppe ilardo collesano
RispondiElimina