di Raffaella Pessina
Maggioranza assente in commissione Ue: salta parere sul Defr 2018-2020. De Luca (Misto): “Bilancio falso, Regione non ha contezza”
PALERMO - Niente ancora da fare per il bilancio della Regione, anche se il Governo resta convinto di farcela ad approvarlo entro i tempi stabiliti dall’ultima conferenza dei capigruppo, senza dover ricorrere a prolungare l’esercizio provvisorio di un altro mese.
L’Assemblea regionale ieri pomeriggio di è riunita sul ddl stralcio dell’esercizio provvisorio. La finanziaria dovrà attendere invece la prossima riunione di giunta. Di fatto si è giunti a due terzi del mese di marzo e ancora i documenti sono in alto mare. I documenti finanziari dovranno passare il vaglio delle commissioni di merito e poi dell’Aula. Tutto entro il 31 marzo data di scadenza dell’esercizio provvisorio. Una corsa contro il tempo che però Palazzo d’Orleans renderà più facile con una manovra “snella” e con sole “tre-quattro norme fondamentali”.
Fra i provvedimenti dovrebbe trovare spazio l’accorpamento di Crias, Irfis e Ircas, la riforma dell’Istituto autonomo case popolari e le norme per i disabili. Intanto in commissione Bilancio è stato dato il via libera al bilancio consolidato della Regione siciliana, approvato dalla giunta regionale la settimana scorsa. Una manovra di circa 67 milioni. Ok anche al rendiconto generale. Il deputato di Sicilia Vera, Cateno De luca, aveva annunciato il suo voto contrario, affermando che si tratta di un documento falsato poiché manca la documentazione di più di cento enti e società che devono essere inseriti del consolidato.
Per De Luca, “non è più ammissibile che la Regione continui a trasferire centinaia di milioni di euro alle società partecipate ed agli organismi ed enti sottoposti alla sua vigilanza senza avere i bilanci approvati ed avere contezza dell’utilizzo delle risorse pubbliche. Altrettanto non più ammissibile è che gli organi di gestione ed amministrazione che stanno occultando la documentazione contabile ad un intero Parlamento continuino indisturbati a ricoprire i loro incarichi perché in combutta con chi amministra”.
L’opposizione punta il dito contro le assenze dalle commissioni e dall’Aula. “Questa mattina (ieri per chi legge) la commissione Ue non ha potuto esprimere il parere al Defr per mancanza di numero legale, dovuto all’assenza della maggioranza: il percorso parlamentare della manovra economica inizia male”. Lo ha detto Giuseppe Lupo, presidente del gruppo Pd all’Ars, sui lavori della commissione Unione Europea dell’Ars che nella seduta convocata avrebbe dovuto esprimere il parere sul Documento di economia e finanza regionale 2018/2020. “Ai ritardi del governo nel presentare Bilancio e legge di Stabilità – aggiunge Lupo – si aggiungono le assenze della maggioranza che continuano a paralizzare l’Ars”.
Ieri in Aula è intervenuto Antonello Cracolici del Pd sulle iscrizioni all’albo del personale delle partecipate. A seguito del suo intervento è stato stabilito di accantonare l’articolo 1 del disegno di legge n. 46 che tratta appunto la materia del personale delle partecipate. Il ddl tratta anche: l’Eas in liquidazione, la programmazione dei fabbisogni e razionalizzazione della spesa per il personale e il fondo di quiescenza del personale delle camere di commercio.
A metà seduta è stata chiesta la verifica del numero legale ma i meccanismi di calcolo hanno dato forfait e la seduta ha subito uno stop per consentire il ripristino. Al momento in cui scriviamo la seduta non è ancora ripresa.
21 marzo 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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