L'annuncio del Dott. Gaetano Aiello: Depositato dalla Corte di Appello il "Dispositivo" della Sentenza n° 1204/2017.
"La Corte di Appello di Palermo (sez. Lavoro) ha depositato in data 21.12.2017 il Dispositivo della Sentenza di condanna n° 1204/2017 nei confronti del Comune di Mazara del Vallo (Tp) per illegittima reiterazione dei contratti di lavoro a termine nei confronti di n° 52 (49+3) precari siciliani".
I dipendenti precari del Comune di Mazara del Vallo, nella loro azione di tutela effettiva, contro l'abuso subito per la reiterazione dei contratti a termine hanno ottenuto dalla Corte di appello di Palermo il risarcimento del danno pari a 12 mensilità globali di fatto oltre gli interessi maturati. Questi si aggiungono a centinaia di precari siciliani che già hanno ottenuto il riconoscimento del danno anche per le differenze retributive e per il salario accessorio secondo quanto previsto dal principio di non discriminazione tra dipendenti strutturati e precari. Questo riconoscimento dei dipendenti precari siciliani è solo l'inizio di altri traguardi tra cui il danno ulteriore, parametrato alla durata dell'abuso subito, che potrebbe essere riconosciuto dalla imminente giurisprudenza della Corte di giustizia, la perdita di chance per la mancata stabilizzazione del rapporto di lavoro precario abusato.
Inoltre si segnalano le altre azioni di tutele effettive pendenti davanti alla CGUE al Parlamento europeo e alla CEDU che potrebbero fare aprire una procedura di infrazione ai danni della Stato italiano per palese violazione della Direttiva Europea n° 1999/70/CE sui contratti a termine da parte del Legislatore siciliano.
In tutto questo, le istituzioni regionali, il Governo l'Assemblea regionale i Sindaci, gli amministratori le forze sociali, attraverso comportamenti di sufficienza, non si curano di affrontare con la serietà e capacità necessarie il più gigantesco abuso di Stato mai realizzato nella Pa italiana e che potrebbe avere conseguenze devastanti per la Finanza pubblica. Ci si limita soltanto a far finta di fare qualcosa, ma niente di veramente organico strutturale e definitivo. Questo è il vero problema che la nostra Regione si ritrova ad affrontare dopo 30 anni di precariato pubblico siciliano. Una vergogna istituzionale tutta siciliana.
Su questo mi pare che TUTTI i soggetti istituzionali interessati sono chiamati ad una severa riflessione per non dover dire la solita frase CAMBIA TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE.
Buona giornata
Dott. Gaetano AIELLO
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