di Giacinto Pipitone— 23 Novembre 2017
PALERMO. Un sacrificio annunciato che invece metterà nelle tasche di ciascun deputato regionale poco più di 37 mila euro ciascuno. È il bluff dei tagli legati alla riforma del 2014 dei costi della politica all’Ars i cui risultati, però, si stanno vedendo in questi giorni di fine legislatura – come riportato nelle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola.È così che è maturata la maxi liquidazione che anche i 54 non rieletti il 5 novembre stanno incassando e che costa quasi due milioni alle casse del Parlamento.
Gli assegni sono due: ci sono i circa 26.400 euro di liquidazione e gli 11.100 dell’ultimo stipendio maturato malgrado la legislatura sia finita il 5 novembre perché l’Ars nel frattempo resta formalmente in carica senza alcun compito nè obbligo di riunirsi fino all’insediamento del nuovo Parlamento, previsto per l’11 dicembre.
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Fonte: gds.it
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