23 novembre 2017

LA NUOVA LEGISLATURA. LO STAFF, GLI ASSESSORI, I DIRIGENTI. GLI UOMINI E LE DONNE DI MUSUMECI



di Accursio Sabella
PALERMO - Ai suoi più stretti collaboratori ha spiegato che intende compiere un passo per volta. Nello Musumeci, nelle vesti di amministratore, è metodico, schematico. Prima, cioè entro la fine di questa settimana, si chiuderà la partita relativa ai suoi più stretti collaboratori, il suo staff da inserire negli uffici di gabinetto o negli uffici direttamente dipendenti dalla presidenza della Regione. Quindi si definirà la composizione della giunta, già nel corso della prossima settimana. Per l’esecutivo il più è fatto: dieci su dodici assessori sono stati scelti: si profila solo una ‘volata’ per gli ultimi due posti in giunta in quota Forza Italia. Infine, si penserà ai burocrati, a cominciare dal vertice della dirigenza: come ampiamente annunciato anche in campagna elettorale, Musumeci sostituirà il Segretario generale Patrizia Monterosso.

Lo staff e i fedelissimi

Gli ultimi nomi saranno inseriti proprio in queste ore. Musumeci sta per completare la squadra che comporrà il suo staff. E qualche punto fermo c’è già. Nessuna sorpresa, ad esempio, sulla scelta della segretaria particolare, visto che il fresco governatore chiamerà a capo di quell’ufficio la storica collaboratrice Alessia Trombino. Per il resto, il presidente in queste ore sta vagliando curricula e carriere. E per farlo ha chiamato in aiuto il docente universitario Giacomo Gargano che presto potrebbe anche andare a ricoprire il ruolo di capo della segreteria tecnica. Per l’altro ufficio di staff, quello di gabinetto, come le norme impongono, Musumeci potrà pescare solo tra i dirigenti di ruolo della Regione. Ma non c’è fretta. Nel momento, infatti, il governatore potrebbe scegliere Raffaele Stancanelli come capo di gabinetto vicario. Si tratterebbe, in questo caso, di una soluzione temporanea, visto che l’ex sindaco di Catania probabilmente punta al Senato alle prossime politiche. Ma per Stancanelli, Musumeci ha in mente anche un altro ruolo: se non arriverà (per scelta propria o degli elettori) in parlamento, infatti, l’avvocato catanese sarà nominato componente della sezione consultiva del Cga dove prenderebbe il posto di Nino Lo Presti.

A proposito di fedelissimi di Musumeci, Marco Intravaia, figlio delll'appuntato dei carabinieri Domenico ucciso a Nassirya, ha seguito fin dall’inizio, al fianco del nuovo governatore, la vittoriosa campagna elettorale del politico catanese, e adesso è pronto per il prestigioso ruolo di capo del cerimoniale. Tra i più vicini a Musumeci, poi, potrebbe essere chiamato negli uffici di staff anche Salvo Coppolino, attuale collaboratore dei gruppi parlamentari dell’Ars.

La burocrazia regionale

E un fedelissimo di Musumeci potrebbe essere uno dei nuovi dirigenti generali esterni della Regione. Il governatore infatti avrebbe confidato di voler cambiare il capodipartimento della Programmazione, l’esperto Vincenzo Falgares. Al suo posto, per la gestione quindi dei miliardi di fondi europei a disposizione della Sicilia, potrebbe arrivare Roberto Sanfilippo, già capo di gabinetto di Stancanelli. In alternativa, per Sanfilippo ci sarebbe comunque un posto in un ufficio di staff. Ma il cambiamento più importante avverrà al vertice della burocrazia regionale. Come annunciato in campagna elettorale, Musumeci infatti sostituirà Patrizia Monterosso: al suo posto andrà l’attuale avvocato generale della Regione, Maria Mattarella, figlia del presidente della Regione Piersanti e nipote dell’attuale presidente della Repubblica. Per sostituire la Mattarella, si era pensato a Massimo Russo. Ma per l’ex pm e assessore di Raffaele Lombardo, potrebbe invece arrivare una nomina da “esterno” a capo di qualche dipartimento “pesante”: all’Energia (che si occupa anche di acqua e rifiuti) o alla Sanità al fianco di un altro fedelissimo di Musumeci, cioè il probabile assessore Ruggero Razza. Musumeci in queste ore ultimerà la squadra, poi si penserà alla giunta, dove sono rimasti gli ultimi nodi da sciogliere.

Lo sprint per l’ingresso in giunta

Dieci su dodici assessori del primo governo Musumeci hanno già un nome e un volto. Oltre ai già annunciati Gaetano Armao e Roberto Lagalla, e al critico d’arte Vittorio Sgarbi che ha smentito qualsiasi ipotesi di esclusione della giunta, l’Udc avrebbe già avuto il via libera per i nomi di Mimmo Turano e Margherita La Rocca Ruvolo, i Popolari e autonomisti per Toto Cordaro (oltre appunto a Lagalla) e Fratelli d’Italia per Sandro Pappalardo. Forza Italia, oltre ad Armao, sicuramente porterà in giunta Marco Falcone, probabilmente con la delega all’Agricoltura. Come detto, restano libere due poltrone. Ma in corsa per quelle due poltrone sono in tanti.

I nomi più quotati arrivano da Siracusa, dove Stefania Prestigiacomo spinge per la nomina di Edy Bandiera (che andrebbe al Turismo), e da Trapani dove da tempo si parla dell’ingresso in giunta di Giuseppe Guaiana. Ma in realtà, come detto, la “volata” è ancora aperta. Anche perché, sembrano molti, anche all’interno di Forza Italia, i dubbi sulla scelta di proporre in giunta candidati “sconfitti” alle Regionali. Se fosse così, calerebbero di molto anche le possibilità di Gaetana Palermo che avrebbe colmato il vuoto di rappresentanza della provincia di Enna dove non è stato eletto nessun deputato, e dell’agrigentino Vincenzo Giambrone (ma Musumeci su questo nome avrebbe molti dubbi, al punto da spingere i dirigenti agrigentino a pensare a un’alternativa). Per il motivo speculare, salgono invece le quotazioni di Bernadette Grasso, che molti vedrebbero come assessore ideale agli Enti locali. Potrebbero, però, alla fine arrivare in giunta dei tecnici come Pietro Rao che rappresenterebbe l’area che fa capo al messinese Francantonio Genoves. La volata si deciderà la prossima settimana.
23 Novembre 2017

Fonte: livesicilia.it





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