"Procedure partite per i lavoratori della Regione. Perché non è successo per quelli dei Comuni?"
PALERMO - “Partano subito le procedure di stabilizzazione anche per i precari degli enti locali”. Lo chiedono con forza le segreterie regionale della Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl. “La giunta regionale, lo scorso 15 settembre – ricordano le sigle - ha conferito mandato ai due dipartimenti regionali dell’assessorato alla Funzione pubblica e alle autonomie locali, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, di avviare le procedure di stabilizzazione secondo le leggi statali e regionali per il superamento del precariato storico della Regione Siciliana e degli Enti Locali”.
Ma i dipartimenti hanno risposto in maniera diversa: “Il Dirigente Generale della Funzione Pubblica, Luciana Giammanco in data 18 ottobre 2017, ha provveduto ad emanare una direttiva per l’avvio dei procedimenti. Lo stesso non è stato fatto dal capodipartimento delle Autonomie locali Maurizio Pirillo. Ci chiediamo – proseguono i sindacati – perché il dirigente non abbia ancora ha provveduto. Nei giorni scorsi – ricordano Cgl, Cisl e Uil – Pirillo aveva assunto l’impegno con i sindacati. di diramare una direttiva a tutti i Sindaci per sollecitare e chiarire le procedure di stabilizzazione. Attendiamo una risposta: non si può, sul tema del precariato, operare in maniera differente tra i lavoratori degli enti locali e quelli della Regione. Anche per questo motivo – concludono le sigle - proclamiamo lo stato di agitazione dei precari degli Enti Locali”.
Fonte: livesicilia.it
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