Il caldo stringe le Madonie nella sua morsa da ormai quattro mesi. Le alte temperature quest’anno non hanno dato tregua, con intere settimane ben al di sopra delle medie registrate negli scorsi anni, e con precipitazioni praticamente assenti. A farne le spese, sulla catena montuosa del palermitano, anche gli alberi, come raccontato da un reportage de La Repubblica Palermo.
Ad avere la peggio sono stati i faggi: si è registrata una morìa di decine e decine di esemplari, in particolare nel piano della Principessa, ad una quota importante, compresa fra 1750 e 1850 metri, di fronte a Pizzo Carbonara, la cima più alta di tutta la catena. Il fresco delle notti madonite non è bastato a fare da contraltare al grande caldo patito dalle piante durante il giorno, a cui si è aggiunta anche un’estrema siccità, senza gli improvvisi acquazzoni che hanno sempre caratterizzato il clima della zona.
I faggi sono proprio una delle piante che più patisce queste condizioni climatiche estreme, data la loro naturale diffusione in zone più temperate, dalle estati più fresche, che contraddistinguono le estati alpine e appenniniche.
Fonte: www.cefaluweb.com
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