10 Settembre 2017
Casalinghe, avvocati, forestali, agenti
di commercio, insegnanti, dipendenti pubblici, liberi professionisti,
pensionati, studenti e docenti universitari: è il variegato mondo di
‘Siciliani liberi’, il movimento indipendentista in corsa con il
candidato Roberto La Rosa per la presidenza della Regione siciliana e
che stamani ha presentato a Palermo la lista dei 16 candidati
all’Assemblea. In lista ci sono anche due dei tre fondatori di SL, Enzo
Cassata e Antonella Pititto. In centinaia hanno partecipato alla
convention per la raccolta delle firme a supporto della lista. E dopo
Palermo toccherà alle altre province: SL presenterà liste in ogni
collegio.
“La presenza alle urne di ‘Siciliani
Liberi’ rappresenta una vittoria della Sicilia, qualunque sarà il
risultato – dice il prof. di Economia Massimo Costa, tra i fondatori di
SL – Da oggi è finita la frammentazione sicilianista. La Sicilia ha da
oggi un partito suo, che fa solo gli interessi del popolo siciliano.
Abbiamo piantato un albero che darà i suoi frutti nel tempo. La nostra
non è una semplice lista, è un movimento vero. Che non smonta il 6
novembre e che ha progetti seri per la Sicilia, gli unici che conducano a
qualcosa”. Tra i punti del programma, stilato da settimane,
l’istituzione della zona economia speciale e la moneta complementare.
“Con
noi finisce il pragmatismo di chi si allea con chiunque pur di avere
una poltrona – attacca il prof. Costa – Le poltrone non danno risultato.
Le alleanze si fanno con le parti sociali e noi l’abbiamo fatta con i
siciliani, specie quelli più colpiti dal disagio economico e dallo
strangolamento del colonialismo italiano”.
Da qui l’appello: “rispetto a queste
novità il siciliano oggi ha solo due alternative: votare SL o
astenersi”. “Si asterrà chi non ci conosce o, avendo sentito parlare
poco e da poco di noi, o non ci riterrà ancora credibili o sottovaluterà
le nostre potenzialità di risultato elettorale. È la prima volta: sarà
in parte inevitabile. Ma chi ci conosce e sono sempre di più – osserva
Costa – non potrà che scegliere noi è quindi la libertà e la speranza
per il nostro popolo. In questo senso il voto per gli schieramenti
italiani è proprio un voto perso. Con loro continua la non storia della
Sicilia immobile. Con SL comincia la nuova storia della Sicilia”.
“Chiediamo ai siciliani – aggiunge il
candidato alla presidenza della Regione, Roberto La Rosa – di sostenerci
con una firma per consentire al movimento di aprire contro il governo
italiano un contenzioso, legale e politico, per fermare, una volta per
tutte, il sacco dell’Italia a danno della Sicilia”. “I governi del
centrodestra e del centrosinistra e la falsa opposizione dei 5 stelle –
prosegue La Rosa – sono politicamente responsabili dell’ammanco nelle
casse della Regione siciliana di 10 miliardi di euro trattenuti
illegalmente dallo Stato italiano”.
“Con ‘Siciliani liberi’ al governo della
Regione – assicura La Rosa – un euro fuori dal Canale di Messina non
uscirà. La Sicilia è stanca di mantenere l’Italia. Per questo è
necessario dare consenso a un movimento di siciliani nato in Sicilia e
senza padrini ne’ padroni fuori dall’Arcipelago, per intraprendere una
battaglia di legalità, di democrazia e di giustizia, per una completa
indipendenza economica prima, e politica dopo, della ‘Nazione Siciliana’
un grande Paese che conta, con gli emigrati, 15 milioni di siciliani,
molti dei quali ardono dal desiderio di tornare in una Sicilia
finalmente libera e indipendente”.
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Fonte: palermo.blogsicilia.it
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