di Daniele Sensi
(Audio in fondo al post).
02 Luglio 2013
Tra cori evergreen («Noi che siamo padani abbiamo un sogno nel cuore: bruciare il tricolore, bruciare il tricolore!»), improvvise folgorazioni («Che la si chiami macroregione, Padania o Topolinia non cambia nulla») e ardite citazioni («Patria o morte!, come Che Guevara, perché anche lui combatteva in un paese dai problemi molto simili a quelli che abbiamo in Piemonte, Veneto e Lombardia») si è tenuto, domenica, a Milano, il secondo Congresso dei Giovani padani.
Presiedeva i lavori, il vicesegretario federale della Lega Matteo Salvini, il quale, nel suo discorso motivazionale sulla disobbedienza, ha citato Walt Disney («Se lo puoi sognare, lo puoi anche fare»), l'attivista nordirlandese Bobby Sands («Mi girano le palle, perché una delle poche città italiane che hanno dedicato una via a questo patriota è Firenze, con 'Fonzie' Renzi») ed Aaron Swartz, l'informatico statunitense suicidatosi lo scorso gennaio nella sua casa a Brooklyn («Questo 'matto' voleva la libertà, la libertà in Rete; questo matto voleva che gli studi scientifici fossero a disposizione del ricco e del povero - anzi, più del povero, che non se lo può permettere, che del ricco, che può pagare migliaia di euro per andare in qualche grande università»).
Nel pomeriggio, l'intervento di Roberto Maroni, che, subito dissociatosi dalle due bandiere europee con svastica e falce e martello esposte sul tavolo della presidenza, citando Berlinguer ha spronato il movimento giovanile a far da coscienza critica a chi, come lui, rappresenta «la Lega di governo» («non confondete tattica e strategia: la strategia è l'indipendenza, la tattica non deve farsi tatticismo ed io governo la Regione Lombardia non per governare la Regione Lombardia ma perché si formi la macroregione del Nord, che è la Padania. Sono stato io a leggere la dichiarazione di indipendenza a Venezia»).
Nel mezzo, a uno a uno sul palco, i coordinatori provinciali (solo quelli lombardi) e 'nazionali' (leggasi: regionali) del Movimento giovani padani. Recriminazioni («Della candidatura del Trota non ci ha dato fastidio che uno, magari poco capace, ci passasse davanti, bensì che Bossi preferisse il suo figlio biologico a ognuno di noi, che siamo comunque figli suoi»), vicendevoli rimproveri («Si era detto niente pausa pranzo, ma alcuni di noi hanno parlato davanti alla platea vuota perché si è scappati tutti al McDonald's dopo che un minuto prima avevamo gridato: "rivoluzione!"»), perorazioni dell'abusivismo, ché il rispetto delle regole è da 'altri' che lo si pretende («Questa è la strada per dire addio a questo stato di merda, testa bassa verso la meta con attacchinaggi abusivi e scritte abusive»).
E poi, capi delegazione all'Europarlamento (Lorenzo Fontana) che quando dicono 'Europa dei popoli' chissà a cosa pensano («Una cosa positiva, quelli dell'Europa, l'hanno fatta: hanno chiuso la tv greca. Speriamo facciano lo stesso anche in Italia») e antimeridionalismo spinto. Luca Salvetti, dei Giovani padani Valle Camonica: «Ho letto sul Sole 24 Ore che, ancora una volta, verranno aiutati i giovani del Mezzogiorno. Ci siamo rotti i coglioni dei giovani del Mezzogiorno, che vadano a fanculo i giovani del Mezzogiorno!». Michael Quercia, Giovani padani della Romagna: «Al Sud non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera. Al di là di tutto, sono bellissimi paesaggi al Sud, il problema è la gente che ci abita. Sono così, loro ce l'hanno proprio dentro il culto di non fare un cazzo dalla mattina alla sera, mentre noi siamo abituati a lavorare dalla mattina alla sera e ci tira un po' il culo».
Di questi ultimi interventi, riporto, qui sotto, l'audio. In coda, Eugenio Zoffili, coordinatore uscente lombardo e attuale responsabile segreteria dell'Assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia: «Chi tocca un giovane padano, tocca tutti i giovani padani. Se lo mettano in testa le forze dell'ordine e la magistratura, che per quattro scritte sui muri mandano in tribunale i nostri giovani. Le pattuglie della polizia e i magistrati non rompano i co.....i ai nostri giovani. Questo Stato italiano di merda non ci piegherà mai».
Fonte: sensi.blogautore.espresso.repubblica.it
Ascolta l'audio
Per non dimenticare
Coro razzista contro i napoletani di Matteo Salvini: Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani...
Guarda il video
E che ne dire sui lavoratori forestali?
Ora il carroccio va all’assalto della Sicilia. Zaia: l’isola ha 22 mila forestali e il veneto 400. Gli stessi siciliani mi hanno detto fate in modo che siano di meno
Luca Zaia: hanno condannato la sanità veneta a perdere almeno altri 240 milioni di fondi nazionali, che servono anche per pagare lo sconcio di migliaia e migliaia di forestali in Sicilia e in Calabria
Zaia: unici sopra 50%, Tosi pagina chiusa». Credo che dovremmo occuparci anche dei diecimila forestali della sicilia contro i 400 che lavorano in Veneto
L'orgoglio dei forestali siciliani alla Lega Nord: fuori i soldi delle quote latte!
Riguardo ai 500 milioni per la Sicilia. Zaia: il Veneto e i Veneti hanno diritto di chiedere conto, e lo farò ogni giorno, di come vengono usati o, come purtroppo accade, spesso sperperati, come quando si pagano stipendi a 20 mila operai forestali
Matteo Salvini: il sud è sempre più povero, arretrato e disoccupato, nonostante i miliardi di euro che arrivano ogni anno. A casa tutti i politici ma anche i forestali inutili. On Salvini mi scusi, ma dove li mettiamo invece i fannulloni come Lei?
Ponte sullo Stretto, il costruttore Salini con la leghista Votino e il tentativo di “fottere” lo Stato
Zaia: i 22 mila forestali in Sicilia sono ancora là e noi continuiamo a mandare 21 miliardi di tasse a Roma
Intervista a Luca Zaia (Lega) sulla riforma della costituzione. Io so che in Sicilia ci sono 22 mila guardie forestali e ancora devo capire dove hanno le montagne, noi ne abbiamo 400 di forestali nonostante le nostre di montagne siano ben note anche all'Unesco
Migliaia e migliaia di forestali. Il Governatore del Veneto (Lega) Luca Zaia: il governo di Roma dovrebbe portare più stato nei territori spreconi coi soldi degli altri come la Sicilia che sono tecnicamente falliti
Zaia: unici sopra 50%, Tosi pagina chiusa». Credo che dovremmo occuparci anche dei diecimila forestali della sicilia contro i 400 che lavorano in Veneto
Veneto, la Lega: “Aspettiamo forestali siciliani per ripulire”
Risposta del Segretario Generale della FAI CISL Sicilia, Fabrizio Colonna, al Governatore del Veneto, Luca Zaia, in merito agli attacchi polemici contro i Forestali siciliani
Risposta del Segretario Generale della FAI CISL Sicilia, Fabrizio Colonna, al Governatore del Veneto, Luca Zaia, in merito agli attacchi polemici contro i Forestali siciliani
L'orgoglio dei forestali siciliani alla Lega Nord: fuori i soldi delle quote latte!
Riguardo ai 500 milioni per la Sicilia. Zaia: il Veneto e i Veneti hanno diritto di chiedere conto, e lo farò ogni giorno, di come vengono usati o, come purtroppo accade, spesso sperperati, come quando si pagano stipendi a 20 mila operai forestali
Matteo Salvini: il sud è sempre più povero, arretrato e disoccupato, nonostante i miliardi di euro che arrivano ogni anno. A casa tutti i politici ma anche i forestali inutili. On Salvini mi scusi, ma dove li mettiamo invece i fannulloni come Lei?
Ponte sullo Stretto, il costruttore Salini con la leghista Votino e il tentativo di “fottere” lo Stato
Zaia: i 22 mila forestali in Sicilia sono ancora là e noi continuiamo a mandare 21 miliardi di tasse a Roma
Intervista a Luca Zaia (Lega) sulla riforma della costituzione. Io so che in Sicilia ci sono 22 mila guardie forestali e ancora devo capire dove hanno le montagne, noi ne abbiamo 400 di forestali nonostante le nostre di montagne siano ben note anche all'Unesco
Migliaia e migliaia di forestali. Il Governatore del Veneto (Lega) Luca Zaia: il governo di Roma dovrebbe portare più stato nei territori spreconi coi soldi degli altri come la Sicilia che sono tecnicamente falliti
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.