03 Settembre 2017
Il quadro non è ancora completo ma
probabilmente lo sarà nel corso della prossima settimana e già si
intravede in maniera abbastanza chiara quale sarà il parterre di
candidati alla Presidenza della Regione e quali le forze in campo con
ciascuno di essi.
I sondaggi delle ultime settimana parlano chiaro,
quale che sia la conclusione di questa lunga partita per la scelta dei
candidati, sarà cxomunque una sfida a tre nella quale il centrodestra
riunificato è in vantaggio ma con un margine non invalicabile per gli
altri. dunque sul tavolo ci saranno, probabilmente, Musumeci a destra,
Micari a sinistra che forse si dividerà il consenso d’area con Fava, e
Giancarlo Cancelleri per i 5 stelle.
Per i pentastellati è una occasione
unica per vincere. hanno scelto per primi, hanno iniziato da subito la
campagna elettorale, la loro posizione è chiara e netta, con una sola
lista a supporto, con un programma già messo in piazza durante il tour
per la Sicilia fatto dal candidato Cancelleri insieme a Di Maio e Di
Battista. Ma se all’inizio questo era un vantaggio, finito il tour la
stampa sembra concentrarsi su battaglie a destra e a sinistra e inizia a
comprimere lo spazio destinato ai 5 stelle soprattutto dopo il
ricompattamento a destra che mette la coalizione in posizione di
vantaggio.
Cancelleri questo vostro essere
partiti per primi vi ha dato un vantaggio o rischia di diventare un’arma
a doppio taglio ora che si parla solo delle trattaive a destra e a
sinistra?
“Innanzitutto bisogna dire che non
esiste solo la stampa. I giornali parlano delle trattative ma noi
comunichiamo molto anche sui social e direttamente con la gente. Siamo
stati nelle piazze ed è stato un bagno di folla. Noi parliamo alla gente
e ci confrontiamo con le persone. Per quel che riguarda, poi, la stampa
considero normale che si concentri su quanto sta avvenendo a destra e a
sinistra. Ma non sono sicuro che questo sia un vantaggio per le
coalizioni di destra e sinistra. Il quadro che emerge è molto litigioso.
E non litigano sul programma o sulle cose da fare per la Sicilia.
litigano per le poltrone. i siciliani non sono stupidi e lo capiscono
che è solo un gioco di potere e che noi siamo diversi”.
Dunque non la proccupa il fatto che
tutti i sondaggi diano il centrodestra unito come vincente e non più voi
in testa come sembrava scontato?
“Storicamente chi dice di avere già la
vittoria in tasca ha sempre perso le elezioni in Sicilia. non lo dico
io, lo dicono i fatti. Noi non abbiamo mai detto ne pensato di avere già
vinto. Sarà una battaglia lunga e difficile ma ce la giocheremo fino in
fondo sulle proposte, sulle idee, parlando con la gente e senza liti
per le poltrone. I siciliani capiranno la differenza e sceglieranno
liberamente”
Non crede che con questo sistema
elettorale il fatto di avere una sola lista a supporto possa
danneggiarvi. In fondo chi metterà in campompiù liste ha anche più
opportunità di far eleggere il proprio candidato presidente a dispoetto
diqm uella che voi definite ‘chiarezza’
“Non c’è dubbio che il ragionamento
politico che sta alla base delle azioni di centrodestra e centrosinistra
sia questo. Ma noi siamo convinti che il proliferare di liste creerà
solo confusione negli elettori. In Sicilia non c’è l’effetto
trascinamento quindi nelle cabine l’elettore dovrà votare una lista e un
candidato presidente. Noi contiamo sulla forza della chiarezza. Sì
abbiamo una sola lista ma in quella i nostri elettori possono
riconoscersi. Non abbiamo candidati ‘impropri’, non abbiamo alleanze
incerte o indigeste. Alla fine la chiarezza pagherà”
A proposito di confusione e
frammentazione. A parte i candidati di cui fin qui abbiamo parlato c’è
un proliferare di candidature che la stampa definisce ‘outsider’,
indipendenti come possono essere Busalacchi o La Rosa solo per fare due
nomi, ma anche diversi altri. Questo può frammetare il voto
“Nel 2012 alla finei candidati erano
dieci. Non credo che la situazione possa essere molto diversa. Sì c’è il
rischio di frammentazione del voto. Biosgna vedere quale di queste
liste supererà lo sbarramento. Di buono c’è il fatto che si tratta di
candidatura libere che sono portatrici di idee. Tanti più saranno gli
eletti da queste liste che non rispondono ai partiti tanto meglio sarà,
aumenterà la qualità della proposta politica che l’ars potrà portare
avanti. Sia che il risultato finale ci veda vincenti sia che ci veda
all’opposizione il giorno dopo si aprirà la stagione del dialogo. Noi
parleremo con tutti coloro i quali sono portatori di idee e lavorano
nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Certo la porta è e resterà
sbarrata ai partiti tradizionali perchè con loro non si discute di idee
e programmi ma solo di poltrone e questpo non èa ccettabile”.
Fra i candidati c’è anche Vittorio Sgarbi che di lei ha detto che sarebbe il peggior presidente possibile non essendo neanche riuscito a laurearsi
“Sgarbi è un provocatore, lo sappiamo.
Io non ho mai valutato le persone in base al titolo di studio. Conosco
persone in gamba con la terza media. e poi abbiamo avuto, fino ad ora,
il governo dei laureati e non mi sembra che sia andata molto bene per i
siciliani. Detto questo conosco e apprezzo il critico d’arte Vittorio
sgarbi. Ho molti amici artisti che lo conoscono molto meglio di me e che
da lui sono apprezzati. un sentimento ricabiato. E’ competente e bravo.
Ma quando esce dal suo campo diventa solo un provocatore fine a se
stesso. Lo conosciamo tutti”.
In conclusione voi marcate la vostra
diversità rispetto a tutti gli altri. Ma ci dica una cosa in questa
campagna elettorale che ancora non sappiamo nella quale siete diversi
“Oltre al fatto che noi parliamo di idee
e di programma sul concreto vi dico che a breve inizieremo a presentare
i nostri assesspori regionali designati. Prima della fine della
campagna elettorale i 5 stelle avranno indicato per intero la giunta di
governo con la quale, se eletto, governerò la Sicilia. chiarezza
assoluta. Faremo i nomi e spioegheremo il perchèp della scelta di ogni
assessore. Sfido gli altri candidati a fare altrettanto. a presentare
non un assessore designato al quale è stato dato il contentino per
tenerlo dentro la coalizione ma a presentare tutti i dodici componenti
della giunta in modo che i siciliani possanoa nche valutare le loro
idee, le loro competenze e votare un governo che li rappresenti”
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Fonte: palermo.blogsicilia.it
di Manlio Viola
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