06 agosto 2017

UNA SICILIA CAMBIATA


06 Agosto 2017
a cura di Santo Cortese
forestalisicilia.com

Dopo tutti gli incendi, possiamo affermare che la Sicilia è veramente cambiata. 


Già era cambiata politicamente negli ultimi anni.
Già era cambiata con il cambiare del clima.
Già era cambiata nel settore forestale mal gestito.

E a malincuore vedo che anche i boschi sono cambiati, ora, sono tramontati e i conti tornano a galla: solo cenere e carbone.

Ora, non passa giorno che non si vede qualche fuoco divorare i boschi: è come essere rapiti da un mostro a forma di fuoco e fiamme.

Sono cose terribili, in Sicilia.

Sono eventi incivili in Sicilia.
Sono fuochi indomabili in Sicilia.

Ormai nel generale abbattimento dei boschi, dovuti al fuoco, la gente trema, e si perde d’animo, in questa terribile epidemia di fiamme, che ha divorato la Sicilia.

Ancora nel silenzio della notte la Sicilia brucia e bruciano gli animali in via di estinzione e le piante che erano sempreverdi, e, in questi giorni il fuoco si è avvicinato a ville, case, ospedali dell’ennese.

Cose assurde, cose di un altro mondo, ma il mondo è questo, è un mondo di schiavitù, di guerra latente, che mai si fa mite, ma, va avanti sempre in cerca di un potere nascosto.

E allora come uscirne fuori da questa situazione drammatica di fiamme e fuoco?

Ormai la gente sa.

Ormai la gente vuole e desidera un potere forte che ci governi nel bene dell’uomo e della natura.

Bisogna farsi custodi della natura.

Bisogna guardare la natura e rispettarla come noi stessi.
Bisogna educare il popolo alla salvaguardia del bosco.
Bisogna fare chiarezza sulle disgrazie provocate dal fuoco.
Bisogna aiutare la natura a risollevarsi da tutte queste ultime fiamme.
Bisogna evitare i fuochi nelle zone di campagna d’estate.

La natura, per quanto robusta sia, di fronte al fuoco diventa fragile.

Questa tremenda agonia di fiamme e fuochi sta diventando insopportabile per il nostro verde: sono parole di ira, sono parole e pensieri di rabbia, sono parole di chi lavora tra le piante, di chi ha visto crescere le piante, e, di chi, ora, vede tramontare le stesse piante che fino a qualche giorno fa coltivava.

Disonesto è chi brucia i boschi.

Disonesto è chi vive nella sua gloria del fuoco, che gloria non è ma è malattia mentale.
Disonesto è chi getta fuoco d’estate, nelle ore calde, perché non capisce che esso provoca terrore, carbone, cenere, aria irrespirabile.

Bisogna essere onesti con la natura, con i boschi e soprattutto con se stessi.
La Sicilia ormai è cambiata: tutto è cenere e carbone.

Santo Cortese


Fonte: www.forestalisicilia.com





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