Nel pesante bilancio della giornata di fuoco vissuta ieri sul versante nord dell’Etna c’è pure un ferito. Un operaio forestale, Nino Lo Monaco, della squadra di pronto intervento di Linguaglossa, è rimasto ustionato mentre era impegnato nel territorio di Castiglione. Il quadro clinico non sarebbe grave, ma l’uomo resta ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania. Nella zona d’intervento, intanto, decine di ettari di terreno sono stati percorsi dalle fiamme, per altro collocati nel Parco dell’Etna e distribuiti su un vasto fronte di fuoco. A bruciare querceti, castagneti, campi di ginestre e terreni sciarosi attraverso le contrade Rampante, Ilicio e Zucconero, oltre che in parte dell’area di monte Dolce e del bosco Baronessa.
L’incendio è stato combattuto dalle squadre di operai forestali di Linguaglossa e Randazzo e dai vigili del fuoco volontari di Linguaglossa, con il supporto di un’autobotte della Forestale proveniente da Giarre e il coordinamento dei colleghi di Linguaglossa. Così come già avvenuto a luglio, sarebbero rimaste inascoltate per lungo tempo le richieste di supporto aereo
che le forze in campo hanno avanzato alle centrali operative regionali.
Elicotteri e aerei erano impegnati altrove. Solo stamane è intervenuto
sull’Etna un canadair per dei lanci «di bonifica», mentre il grosso dell’incendio era già stato spento da forestali e pompieri, al lavoro anche di notte.
Intanto Antonio Camarda, sindaco di Castiglione – Comune da settimane alle prese con l’assedio delle fiamme – ha rivolto un pensiero all’operaio forestale ustionato: «Un plauso a Nino e alla categoria tutta per l’impegno quotidiano a tutela del patrimonio boschivo, nonostante la precarietà del lavoro, i mezzi esegui e la vastità del territorio - ha detto -. I forestali lottano contro il fuoco e spesso anche contro i pregiudizi della gente verso la categoria».
Fonte: catania.meridionews.it
Nota
Leggendo l'articolo sono rimasto di stucco perchè conosco personalmente Nino Lomonaco. Pochi minuti fa ho chiamato per sapere come stava. E' ancora pò sotto shock, mi ha raccontato che era circondato dalle fiamme e che per salvarsi le ha dovuto attraversare, ha riportato ustioni negli avambracci, orecchie e nel collo. Il DPI che indossava è stata la sua salvezza! Senza casco e guanti poteva finire molto peggio. Rimane ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania.
Nino, a nome dei lavoratori forestali ti faccio tanti auguri di una pronta guarigione.
Tanti auguri di una pronta e totale guarigione al nostro collega Nino.Attilio da Palermo operaio 151azienda ciao Nino
RispondiEliminaAuguri di pronta guarigione a Lomonaco, non lo conosco personalmente, ma leggendo i suoi scritti si deduce che è persona di alti valori morali. Un abbraccio fraterno. Giuseppe Candela
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