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E’ stato domato a tarda notte l’incendio che ha devastato ettari di macchia mediterranea e di alberi sulla montagna di Erice. Le squadre antincendio stanno ancora lavorando per spegnere gli ultimi focolai. L’allerta resta altimissima perché si teme che, con l’alzarsi del vento, le fiamme possano riprendere consistenza. E’ stato infatti segnalato un principio di ripresa in località San Matteo. Devastato il versante nord della montagna con i roghi che si sono spinti fino all’ingresso del centro abitato ericino. Molta paura tra i residenti e turisti che hanno visto il centro storico avvolto da una nube nera di fumo. Le vie di fuga sono rimaste chiuse per diverse ore; poi attorno a mezzanotte è stata riaperta la provinciale 31 per Trapani. L’arteria che collega Valderice con Erice è ancora chiusa ma sono in corso dei sopralluoghi per valutare la possibilità di riapertura.
Il rogo è scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri sul versante valdericino, sopra San Matteo, giungendo rapidamente in località Casazza, alle porte di Erice divorando alberi e piante e spingendosi fino a Fontanarossa, lambendo le case ed un opificio. Particolarmente critica la situazione in questa zona dove sono state evacuate le abitazioni e messi in sicurezza gli animali. Un autentico inferno di fuoco dove uomini e donne si sono ritrovati circondati dalle fiamme. Rischiando di perdere tutto. Mettendo a repentaglio anche la loro vita per restare lì, cercando di difendere le loro case. A lavorare per tutta la notte squadre di Vigili del fuoco e della Forestale e volontari della Protezione civile.
Devastato tutto il versante nord della montagna, dopo gli altri due incendi del mese scorso, resta ben poco di verde. Tutto è tristemente annerito e l’odore di fumo che si respira è sintomatico della tragedia, l’ennesima, che si è consumata. Pochi dubbi sulla matrice dolosa del rogo.
Fonte: www.siciliaogginotizie.it
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