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L'ingresso delle Maccalupe
Il rogo ha causato danni alla struttura in legno, riducendo in cenere anche alcune tabelle
08 Agosto 2017
Sigilli al vialetto che conduce alle Maccalube di Aragona, dove sabato si è sviluppato un incendio di grandi proporzioni che ha colpito la riserva gestita da Legambiente, riducendo in cenere la struttura in legno posta all’ingresso che permetteva ai visitatori di entrare nel vialetto che porta al cancello principale, questo chiuso perché l’area è sottoposta a sequestro dopo i fatti del 27 settembre 2014, quando l’esplosione dei vulcanelli travolse e uccise Carmelo e Laura Mulone.
L’incendio ha anche lambito anche quello che è ormai diventato “il muro del ricordo” dove ci sono sciarpe e pupazzi in memoria dei due bambini, sulla cui morte c’è ancora un processo in corso. Adesso il vialetto, unico percorso fruibile ai turisti che ancora in grande quantità si recano alla riserva naturale, salvo poi ritornare indietro, dopo la vista dei divieti all’ingresso, rimane interdetto a tutti in attesa di una verifica dei danni dell’incendio.
"L'incendio di sabato scorso ha distrutto buona parte della recinzione della zona A e anche il cancello – spiega Claudia Casa, direttrice regionale di Legambiente - mercoledì ci sarà un sopralluogo, già autorizzato dal giudice del processo, per la valutazione esatta delle aree intaccate dal fuoco”. L’incendio, oltre a ridurre in cenere il cancelletto in legno, ha bruciato alcune cartelle segnaletiche poste all’ingresso, tra le quali potrebbero esserci anche alcune tra quelle che sono state tirate in ballo anche al processo che si sta svolgendo al tribunale di Agrigento per stabilire le possibili responsabilità sulla morte dei due bambini aragonesi morti durante una gita con il padre nell’area famosa per i suoi vulcanelli. La zona, almeno sino al controllo, rimarrà quindi chiusa anche nel vialetto che conduce all’ingresso principale. Questa, con molta probabilità, verrà comunque riaperta dopo le analisi autorizzate.
Fonte: www.agrigentonotizie.it
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