Rosario Crocetta (ansa)
Il governatore uscente: "Io sono in campo, ora le primarie. Un voto al mio governo? Mi do 6 più"
di CONCETTO VECCHIO
23 Agosto 2017
ROMA - "Mi odiano perché
ho rotto un sistema, ma sono l'unico che può battere i Cinquestelle. Io
ho salvato la Sicilia!" A un certo punto del suo torrenziale eloquio il
governatore Rosario Crocetta dice di sé: "Esco dal Palazzo così come
c'ero entrato: nudo". Nessuno l'ha candidato, ma i suoi manifesti
elettorali campeggiano già su tutti i muri dell'isola.Ma se lei è così popolare perché il Pd non la ripropone?
"Perché con le mie scelte ho scontentato i ceti privilegiati della popolazione e la classe politica. Ma resto in campo, mi sembra giusto provarci".
Cosa vuol dire con: "Ho salvato la Sicilia"?
"Quando sono stato eletto ho trovato due miliardi di debiti, più di due miliardi 700 milioni di forniture da pagare. Non c'era un soldo. Ora siamo all'attivo di bilancio. Il Pil cresce il 3,6 per cento, il turismo non è mai stato così forte...".
Dovrebbe essere in cima alla sondaggi. Perché non è così?
"La politica me ne ha fatte di tutti i colori, sono pieno di nemici, non avevo la maggioranza, ho subito tre mozioni di sfiducia, nemmeno a Cuffaro ne avevano mai fatta una...".
Che voto si dà?
"Sei più".
È poco per uno che aveva promesso la rivoluzione.
"La rivoluzione è un divenire, non c'è un'ora stabilita. La Formazione costava 350 milioni e ne ora spendiamo 175: avevamo più formatori che alunni. I Forestali costavano 385 milioni, adesso 220. Mi dicono: tu hai fatto il lavoro sporco, hai risanato la Sicilia, hai cacciato i mafiosi dagli appalti pubblici, ma ora fatti da parte. Del resto in tutti questi anni la richiesta che ho sentito risuonare più spesso è stata: " Ama spattiri". Dobbiamo spartire. Ecco, vogliono la restaurazione".
Lei ha cambiato 58 assessori. Non è pazzesco?
"In Sicilia è sempre andata così ".
Franco Battiato perché non ha funzionato?
"Ha funzionato benissimo, invece. Cadde per quella battuta sulle troie in Parlamento. Ma non era una frase misogina. Era l'espressione di un artista".
Lei disse: "Zichichi sarà un grande assessore".
"Lì ho sbagliato. Un uomo intelligente, per carità, ma astratto, non c'era mai, stava sempre a Ginevra".
Pur di scendere a patti con i partiti lei ha sacrificato persino la sua assistente promossa assessora.
"È stato dolorosissimo, cosa crede. Michela Stancheris era bravissima. Ma io non ero stato eletto viceré, e ho dovuto mediare con la realtà. È molto cinica, questa cosa, vero?".
Cosa ha chiesto a Renzi?
"Gli ho detto: non ti chiedo di candidarmi, ma di fare le primarie ".
E lui?
" Le prenderà in considerazione ".
Invece si va verso la candidatura del rettore Micari.
"Ma non avrà neanche tempo di fare la campagna elettorale, è un tecnico poco conosciuto, faccia le primarie come tutti. O è lesa maestà per un rettore doversi sporcare le mani?"
È vero che lei si candida solo per ottenere in cambio qualcosa dal Pd?
"Il potere non mi ha mai interessato. Lei crede davvero che un presidente uscente non potrebbe, nel farsi da parte, negoziare un accordo? Suvvia!".
I Cinquestelle possono vincere?
"Non credo. Il loro tour è un insuccesso Cinque anni fa c'erano 5 mila persone ogni sera, stavolta sono poche centinaia. Se il centrosinistra si presenta unito vince ".
Lei è favorevole ad Alfano?
"Perché no? Ho due suoi assessori in giunta. L'importante è che siano persone perbene. Conta il progetto. Se si punta a uno schema moderato, allora sì che vince l'M5s: serve radicalità".
Lei aveva promesso l'abolizione delle Province e alla fine sono risorte.
"Ma io non ho una maggioranza in assemblea. E non ci sarà neanche per chi verrà dopo di me. Vede, io ho fatto il lavoro sporco e ora mi dicono: "Vattene!". C'è un pezzo del Pd che sotto sotto lavora per il ritorno di Cuffaro al potere sotto mentite spoglie".
Ma chi sarebbe il candidato di Cuffaro?
"L'ex assessore Roberto Lagalla. Se non fosse stato per me, che l'ho smascherato, sarebbe lui il candidato del Pd".
Chi candideranno alla fine, nel centro sinistra?
"Potrebbero candidare me, per esempio".
Fonte: palermo.repubblica.it
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