Nazionale,
14/07/2017
L’Italia brucia, tra le polemiche. Da ognuna delle zone interessate dai
devastanti incendi di questo periodo, si levano alte grida di dolore per
l’insufficienza di mezzi e uomini. Sono pochi i Vigili del Fuoco, sono
pochi i volontari, sono pochi i Forestali… Un momento, ma i Forestali
non ci sono più, il loro Corpo è stato sciolto, oltre settemila dei
quasi ottomila effettivi sono passati armi e bagagli nell’Arma dei
Carabinieri, mentre le loro competenze sono state accollate ai Vigili
del Fuoco. Non bastasse, il loro prezioso patrimonio di mezzi sul fronte
della lotta agli incendi boschivi, giace praticamente inutilizzato nei
capannoni, bloccato dalla burocrazia, cioè dalla mancanza di decreti
attuativi della riforma Madia. Classica storia all’italiana.Le vette dell’assurdo sono però raggiunte da una disposizione di servizio del 7 luglio scorso, emanata dal comando generale dei Carabinieri, in cui si chiarisce una volta per tutte cosa devono fare in caso di incendio boschivo gli ex Forestali entrati nell’Arma: niente.
Come si può leggere nel documento allegato, firmato dal generale Antonio Ricciardi, in caso di incendio bisogna chiamare i Vigili del Fuoco e poi andarsene. Al limite, ma proprio al limite, si interviene per soffocare “piccoli fuochi”. Trattandosi di comunicazioni burocratiche, si attende una disposizione di servizio che definisca meglio il concetto di “piccoli fuochi”: una fiammella? Una vampa di un paio di metri? Chissà…
Al di là delle battute, è chiarissimo il cambiamento in peggio nella lotta agli incendi boschivi. Se ne occupino i Vigili del Fuoco, che hanno già miliardi di grattacapi. Gli ex Forestali, tutti oggi dotati di pistola di ordinanza, si dedicheranno alle indagini. Come ha anche rivendicato il ministro dell’Ambiente Galletti ai microfoni di Rai News: “Noi vogliamo che i carabinieri siano impegnati nell’attività d’indagine”. Un cambiamento totale di politica: una volta si parlava di prevenzione, ora di repressione. E l’Italia brucia.
Unione Sindacale di Base
Fonte: www.usb.it
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