27 Luglio 2017
“Non ho commentato le affermazioni del procuratore Zingale fino a quando tali affermazioni sono state fatte all’interno del procedimento di parifica del Rendiconto della Regione siciliana della Corte dei conti.
Non posso però esimermi dal far notare che queste affermazioni vengono
fatte attraverso interviste ai giornali o attraverso una più inconsueta
lettera al Parlamento”.
Lo ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta riferendosi all’impugnativa della parifica del rendiconto generale della Regione siciliana per il 2016,
annunciata dal procuratore generale d’appello della Corte dei conti
Pino Zingale. “Non ci troviamo più all’interno di un procedimento sereno
– aggiunge Crocetta – ma al di fuori delle regole”.
Il governatore siciliano non ci sta e
passa all’attacco dimenticando di essere rappresentante di una
istituzione. Abbandonando la prudenza sfida il procuratore generale
dellas Corte dei Conti Pino Zingale e definisce le sua affermazioni sul
rendiconto generale della Regione per il 2016, fuori dalle regole.
“Le affermazioni di Zingale soprattutto
quelle fatte all’Ars acquistano una venatura politica finalizzata a
influenzare le decisioni del Parlamento. Se il procuratore Zingale vuole
ricorrere intanto non lo può fare adesso perché non sono ancora state
depositate le motivazioni della Corte dei conti sulla parifica, né sulla
base delle sue convinzioni cioè quella di un giudizio personale e non
della Corte – ha aggiunto Crocetta che annuncia anche la preparazione da
parte della giunta regionale di un documento – La parifica c’è stata –
aggiunge Crocetta – e quindi il Parlamento non ha alcuna motivazione per
non approvare il rendiconto generale. Nello Stato di diritto esiste il
principio della certezza delle sentenze”.
“In questo momento il Parlamento si
trova di fronte a un bilancio parificato – sottolinea – che non può non
votare”. “Il principio della certezza delle sentenze vale anche nei
confronti dello stesso Pm che ha solo una possibilità accettare la
sentenza e ricorrere in altre sedi – dice ancora Crocetta – ma non può,
senza travalicare i propri compiti e competenze, cercare di esercitare
un’influenza nei confronti dei parlamentari per causare sul piano
politico ciò che lo stesso Pm non è riuscito ad ottenere sul piano
giudiziario”.
Crocetta non aveva digerito l’attacco
diretto ai conti regionjali reso nella relazione del 30 giugno e al
conseguente sospensione della decisione sul bilancio ma ancora meno era
andata giù, il 19 luglio, la nuova reprimenda del rappresentante della
Procura contabile nonostante la Corte a sezioni riunite abbia poi deciso di graziare la Regione.
“L’azione di scrivere al Parlamento è un
inaccettabile azione politica e non giudiziaria – aggiunge adesso il
governatore – se Zingale vuole fare ricorso lo faccia nelle forme
previste dalla legge”.
“L’azione oggettivamente invece di
chiarire – aggiunge Crocetta – rischia di non chiarire la situazione del
bilancio regionale ma di provocare il dissesto. Azione che non sarebbe
fatta contro l’attuale governo ma anche contro il futuro governo
regionale quindi contro la regione. Sulla base di un tale dissesto, la
Regione potrebbe essere commissariata, vanificando anche le prossime
elezioni regionali”.
Adesso l’attacco è, dunque, forte e
diretto incurante delle conseguenze che ne potrebbero derivare. L’Ars
dovrà approvare il rendiconto generale per il 2016 modificato sulla base
delle indicazioni ricevute entro il 10 agosto secondo il calendario
stabilito dal Presidente Ardizzone anche per fermare il ricorso di Zingale ma non è cosa semplci e vista le assenze e il clima che si respiras in Assemblea.
“Il Parlamento deve manifestare
l’orgoglio e l’unità per difendere la Sicilia – aggiunge il governatore
all’ansa -. L’Ars oggi puoi votare il consuntivo perché è stato
parificato con una sentenza che dà certezza di diritto alla decisione
legislativa. Il resto – conclude – rientra nel mondo legittimo delle
opinioni che nel caso dei magistrati andrebbero espresse nelle aule dei
tribunali”.
di Manlio Viola
Fonte: palermo.blogsicilia.it
Notizie correlate:
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.