30 giugno 2017

EMERGENZA INCENDI NEL PALERMITANO, A MISILMERI I FORESTALI SENZA MEZZI VANNO A PIEDI


Ancora problemi per la macchina dell'antincendio. La benzina è arrivata solo nelle scorse ore, ma il 65 per cento delle autobotti a Palermo è fermo per mancanza di manutenzione e si è guastato l'unico mezzo del distaccamento Villaciambra

di ANTONIO FRASCHILLA 29-Giugno2017
Continuano i problemi della macchina dell'antincendio della Regione, dopo le denunce dei sindacati e l'inchiesta di Repubblica,  mentre le fiamme imperversano in mezza Isola, e soprattutto nel Palermitano da Casteldaccia a Misilmeri e Piana degli Albanesi. Il Corpo forestale e i 6.500 stagionali dell'anticendio hanno ancora problemi di mezzi a disposizione. Soprattutto in provincia di Palermo. L'ultimo caso poche ore fa quando si è sviluppato un incendio a Monte Gulino, a Misilmeri, ma si è guastata l'autobotte.  Per raggiungere il luogo gli operai hanno dovuto percorrere tre chilometri di strada, portando con loro solo le scope battifuoco. In più gli operai hanno fatto una colletta per raccogliere i soldi e riparare il mezzo loro stessi e risparmiare tempo. "E' questa la situazione in cui siamo costretti ad operare - spiegano i forestali guidati da Gaetano Guarino - con un colletta abbiamo acquistato il pezzo e il mezzo presto sarà di nuovo efficiente. Non c'è però al momento nella zona alcun mezzo per trasportarci nell'area dell'incendio". Il mezzo sarà disponbile quanto meno per il ritorno visto che è stato poche ore dopo riparato: si tratta di una autobotte da 3 mial litri. Nel frattempo con un solo furgone che fa la spola tra Monte Gulino e Piana degli Albanesi stanno arrivando altri operai per aiutare i colleghi. Ma si perde molto tempo e altri mezzi a disposizione non ce ne sono.
L'assessore Maurizio Croce ieri ha convocato un vertice alla fine del quale ha assicurato che "la situazione della macchina dell'anticendio sta tornando alla normalità". Ma ancora ci sono problemi, evidentemente. Incendi poi sono in corso in tutta la Sicilia, dal Messinese al Ragusano, mentre sono stati spenti quelli vasti di ieri ad Erice e Cefalù.   I 5 stelle puntano il dito sul "governatore Rosario Crocetta e l'assessore Croce":  “L’incendio che nei giorni scorsi ha devastato il monte Erice è l’ennesimo colpo al patrimonio territoriale e ambientale siciliano, non basta solo la repressione degli autori dei roghi, ma occorre una strategia basata sulla prevenzione degli incendi”, dice la parlamentare M5s all’Ars Valentina Palmeri. “L’incendio sul monte Erice – continua Palmeri - ha causato la distruzione pressoché totale di uno dei polmoni verdi della provincia di Trapani. Come è successo ormai troppe volte purtroppo, oltre ai soccorritori che si trovano a dover andare a spegnere i roghi con mezzi obsoleti e talvolta inadeguati, va evidenziata la totale assenza di prevenzione”. Il deputato Marco Forzese punta il dito contro l'assessore Antonello Cracolici, che si occupa dei 18 mila forestali: " Con la stagione estiva si ripropone l'allarme incendi con i roghi che in queste ore stanno distruggendo macchia mediterranea in Sicilia, la nostra Regione e l'assessorato all'Agricoltura guidato da Cracolici si fanno trovare sempre impreparati."

Rimangono ancora delle domande: perché quest'anno ci sono stati questi ritardi nell'acquisto della benzina e nella manutenzione dei mezzi? Perché a giugno la macchina della forestale è così impreparata? Il Corpo forestale ha avuto le somme accreditate solo ai primi di giugno ed è costretto a fare delle gare annuali, perché non si possono dare garanzie al dipartimento per fare delle gare triennali o comunque già in inverno?Nel frattempo una cosa è certa: in questo momento l'unico mezzo aereo che ha la Sicilia è quello dei costosissimi Canadair, l'Isola a differenza degli anni passati in queste ore non ha alcun elicottero a disposizione perché è scaduta la convenzione con il Corpo forestale nazionale e non si è provveduto a trovare soluzioni alternative. Lunedì l'assessore Croce sarà a Roma per trovare un accordo con la Protezione civile nazionale.


Fonte: palermo.repubblica.it





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