02 marzo 2017

LAVORO, I POSTI PROMESSI NELL`ANNO DELLE ELEZIONI. C'È ANCHE LA PROMESSA DI PROMOZIONI TRA I 20 MILA FORESTALI, CHE AMBISCONO AD AVERE PIÙ GIORNATE. ED È GIÀ SCOPPIATA LA BAGARRE NELLA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE GRADUATORIE. CON LE SOLITE RASSICURAZIONI DELLA POLITICA


ANTONIO FRASCHILLA
Nei quartieri delle grandi città nei piccoli paesi e nelle contrade di Sicilia già non si parla d'altro: alla vigilia del lungo anno elettorale nella terra con il record di disoccupazione, si rincorrono voci di assunzioni, promesse di contratti e concorsi che si stanno per bandire. E le voci sono in gran parte vere, perchè in società pubbliche regionali o para regionali sono almeno 10 mila i posti in  ballo e su molti di questi la politica si giocherà, e si sta giocando, una carta fondamentale in vista del voto. O almeno ci proverà. Uno dei settori più caldi, in questo momento, è certamente è quello della formazione professionale. In base al nuovo avviso che dovrebbe sbloccare i corsi si potranno fare circa 4.500 assunzioni. Secondo le indicazioni dall'assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, e dallo stesso governatore. Rosario Crocetta, gli enti dovrebbero «assumere soltanto dall'elenco dei formatori storici». Ma gli enti stanno facendo assunzioni all'estemo e nei palazzi dell'Ars e della politica regionale si fanno nomi e cognomi di chi deve essere assunto, o si promettono "buoni uffici" per avere un contratto. Il risultato comunque è uno: si stanno creando aspettative in tutta la Sicilia. Come si stanno creando a Catania, dove già sono arrivate interrogazioni parlamentari all'Ars. La Sac, la società che gestisce l'aeroporto etneo, ha avviato una selezione per creare una long list di circa 200 persone da chiamare a giornata nei periodi di picco di transito passeggeri e con la certezza che «questi non saranno mai assunti», come si legge nel bando. Ma la fame di lavoro è enorme ed è bastato pubblicizzare un pò il bando che subito si sono presentati in 15 mila per chiedere di partecipare alla selezione. Il deputato Marco Forzose ha presentato una interrogazione parlamentare chiedendo di bloccare tutto perché «in campagna elettorale». Ma l'amministratore della Sac, Nico Torrisi, è chiaro: «Denunceremo in procura chiunque voglia fare da intermediario o prometta di garantire contratti — dice Torrisi — non possiamo fermarci perché quest'anno si vota. Tutte le procedure sono trasparenti e saremo vigili». Ma a Catania non si parla solo di assunzioni in Sac. Altro tema caldo è quello della sanità. A partire dai concorsi in aziende e ospedali: l'assessore Baldo Gucciardi, e con lui tutta la maggioranza, da tempo assicurano che i concorsi saranno presto banditi non appena arriverà il via libera dal ministero della Salute, guidata da Beatrice Lorenzin dell'Ncd, alla rete ospedaliera. «È questione di giorni», dicono gli uffici di Roma. Sapendo bene che su questo punto si gioca una partita delicata l'Ncd, che chiede garanzie sulla coalizione che andrà al voto nell'Isola. Di certo c'è che si sbloccherebbero almeno 4.500 assunzioni, in gran parte con stabilizzazioni di precari, ma anche con ricorso all'esterno. Il Pd, se non arriverà il via libera da Roma alla rete ospedaliera, è pronto a presentare una norma all'Ars per consentire i concorsi almeno nei reparti di emergenza-urgenza. Ma a Catania si parla anche di altre assunzioni di camici bianchi: in particolare nella clínica Humanitas, che dopo le polemiche per il via libera del governo Crocetta all'ampliamento della convenzione per altri 110 milioni di euro in dieci anni sta concludendo i lavori della nuova sede ampliata a Misterbianco. A Palermo invece sono già scoppiate le polemiche per l'avviso pubblicato dall'Amat per creare una long list di 250 autisti dalla quale attingere in caso di bisogno. Il bando è stato pubblicato tre giorni fa e subito sono arrivate in azienda 60 domande: «Ma prima sono state assunte per tre mesi 13 persone nella società interinale che deve fare la selezione», dice il deputato Giovanni Greco. In città nei quartieri si paria solo di questo bando che da una piccola speranza di lavoro in un'azienda pubblica. Ma oltre alle assunzioni c'è anche la promessa di promozioni che entra a piedi uniti nella campagna elettorale: ad esempio tra i 20 mila forestali, che ambiscono ad avere più giornate. Ed è già scoppiata la bagarre nella pubblicazione delle nuove graduatorie. Con le solite rassicurazioni della politica.
02 Marzo 2017
La Repubblica Palermo








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