“In prossimità della prossima campagna elettorale e del voto sul referendum del 4 dicembre c’era da aspettarselo. Va in onda l’ultima finanziaria di questa legislatura regionale (2012-2017) e sembra arrivare l’assalto alla diligenza“.
E’ la denuncia del Cobas/Codir che spiega: “Se dovesse essere confermato il testo di un articolo di legge da inserire nella prossima Legge finanziaria regionale 2017, non essendo sufficienti i circa 1.400 dirigenti di terza fascia in servizio nell’amministrazione regionale, anziché procedere prioritariamente alla riqualificazione e riclassificazione del personale che resterà al termine del processo di pre-pensionamento in corso, valorizzando le professionalità già presenti nell’amministrazione, e anziché dare spazio a procedure per i giovani laureati che sono invece costretti a emigrare, dall’assessorato Economia filtra l’indiscrezione della previsione di una procedura concorsuale per l’assunzione di dirigenti di seconda fascia appartenenti a “sezioni speciali” la cui genesi potrebbe fare pensare a un concorso pubblico riservato alla categoria dei “ruffiani di corte” che “salterebbero con l’asta” gli stessi 1.400 dirigenti di terza fascia (personale già in servizio da circa trent’anni).
Auspichiamo che venga smentita tale ipotesi che appare come una vera e propria provocazione di un pezzo di questo governo regionale, costituendo un affronto a tutti i lavoratori regionali e ai disoccupati costretti a emigrare: se ciò non dovesse verificarsi – conclude il sindacato – il COBAS CODIR indirà tutte le forme di lotta sindacale ritenute opportune nonché tutte le attività di denuncia nelle sedi competenti giurisdizionalmente a difesa di tutti i cittadini e a tutela del diritto a percorsi di carriera e di crescita professionale dei lavoratori già presenti all’interno della pubblica amministrazione regionale in possesso di ampia professionalità e titoli”.
“Gli annunci dell’Assessore Baccei sulla manovra finanziaria non sono assolutamente convincenti ed evidenziano la volontà di non affrontare in modo serio i temi che da anni poniamo per avere una pubblica amministrazione regionale più efficiente al servizio dei cittadini siciliani”.
Lo dicono in una nota congiunta Claudio Di Marco e Enzo Abbinanti di Fp Cgil Sicilia e Luigi Caracausi e Paolo Montera, di Cisl Fp Sicilia che bocciano così le norme che riguardano il personale inserite in finanziaria.
“Il Governo dia le direttive per avviare il rinnovo del contratto che, come chiediamo da tempo, si ponga l’obiettivo di valorizzare le professionalità già esistenti nell’ambito dell’Amministrazione regionale. Non condividiamo la irrefrenabile voglia di anticipare, per quanto attiene la dirigenza, la riforma Madia. La riforma non può essere “un vestito su misura” confezionato per alcuni prima che la stessa legge Madia sia attuata.
I segretari di Fp Cgil e Cisl Fp puntano il dito anche su altre previsioni della finanziaria. “Le proposte sulla stabilizzazione dei precari continuano a non convincerci, continuiamo a ritenere un errore il tentativo di affidare le attività degli Enti Locali a dipendenti di società esterne qualunque sia la loro natura e chiediamo al Governo di non assumere iniziative unilaterali ma di riaprire immediatamente il confronto con le forze sociali”.
“Insufficienti” secondo i dirigenti sindacali anche gli interventi sulle ex province che “non affrontano in modo strutturale le esigenze di questi Enti per garantire servizi essenziali ai cittadini e la giusta serenità al personale che vi opera”.
12 Novembre 2016
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