16 ottobre 2016

I CORSI IN MANO ALLA POLITICA. FORMAZIONE: I 'PADRONI' DEGLI ENTI. DALL'ASSESSORE MARZIANO AGLI ESPONENTI DEL PD: FARAONE, CRACOLICI, RIBAUDO ECC...


UN SETTORE NEL CAOS

Dall'assessore Marziano agli esponenti del Pd, passando per facce nuove e "riciclati". Ecco chi sono i protagonisti dell'Avviso 8




di Accursio Sabella
PALERMO - Nuovi corsi, vecchi vizi. A guardar bene, nella Formazione professionale siciliana, nonostante terremoti e presunte moralizzazioni, certi legami e certe abitudini sono rimasti più o meno invariati. E così, gli enti riconducibili, direttamente o indirettamente, a questo o a quel politico continuano a essere tanti. Anzi, in qualche caso ecco strani “accentramenti”. Più enti, insomma, che fanno capo alle stesse persone. Piccoli cartelli, nella Formazione dell'era Crocetta.

Dell'assessore Bruno Marziano abbiamo detto e scritto. Il suo “amico” (per ammissione dello stesso assessore) Sergio Pillitteri è, non solo – come affermato da Marziano – un dipendente dell'ente “Arti e mestieri”. Ma è il responsabile in provincia di Siracusa, dei corsi di altri due enti: Euroform ed E-laborando. Enti che porteranno a casa qualcosa come sei milioni di euro in tutto. Un ruolo di primo piano, insomma, per quello che è anche un militante del Pd vicino all'assessore. Un dipendente che, tra l'altro, stando agli elenchi più aggiornati, non figurerebbe nemmeno tra i lavoratori inseriti nell'albo unico dei formatori. 

Ti sposti dall'altro lato del Pd, e trovi un consulente del sottosegretario Davide Faraone, Eugenio Ceglia, a dirigere l'ente “Euro”, destinatario di quasi 1,6 milioni di euro (la metà di quanto ottenuto con l'Avviso 20 che, però, aveva una disponibilità di 280 milioni e non di 136 milioni come l'Avviso 8). Ma i legami con i politici di casa nostra non sono sempre così diretti. A volte bisogna scavare un po'. Per scoprire, ad esempio, un fatto che – pare – a Monreale è noto anche alle pietre: cioè che l'ente Ted sia nell'orbita dell'assessore all'Agricoltura Antonello Cracolici e del deputato Franco Ribaudo, tramite alcuni dirigenti dell'ente: Antonio Marfia e Maurizio Macagnone. All'ente Ted andrà un milione e mezzo.

Uno dei nuovi protagonisti della Formazione siciliana è l'ente Anspi Jasna Gora. La sede è nel piccolo centro di Caprileone, in provincia di Messina. L'associazione è di ispirazione cattolica e appartiene, appunto, al circolo delle Anspi. Non a caso il presidente è un sacerdote: don Carmelo Gaetano Vicario. Niente politica, quindi? A guardar bene però, nel consiglio di amministrazione ecco spuntare come vicepresidente Lidia Armeli. Chi è Lidia Armeli? È la moglie di Giuseppe Musarra per tanti anni sindaco della cittadina e candidato sconfitto alle ultime elezioni, vinte dall'attuale deputato regionale Bernadette Grasso. Sia Musarra che la moglie rappresentano nel territorio il Pd. Ma quale Pd? In particolare quello che fa capo all'ex deputato regionale e attuale commissario delll'Esa pluri-rinnovato (ha ricevuto ormai una dozzina di proroghe) Francesco Calanna. Un uomo vicinissimo al senatore-braccio destro di Crocetta, cioè Giuseppe Lumia. Musarra, tra l'altro, è componente del comitato direttivo del Gal dei Nebrodi, un'associazione per lo sviluppo del territorio, composta da sindaci e soggetti privati e presieduta proprio da Calanna. Tra i soci privati, appunto, ecco anche l'Anspi Jasna Gora che meno di due anni fa riceveva dal Gal un finanziamento da quasi 80 mila euro. Dall'Avviso 8, invece, arriverà oltre un milione e mezzo. 

Per restare in ambito Pd, poi, storica è la vicinanza della Cgil catanese con due enti: Reti scarl e St&T. Enti che adesso sono confluiti in un grosso consorzio al quale andranno quasi cinque milioni di euro: Strec (non a caso la sede di quest'ultimo, in via Villafranca 20 a Catania coincide con quello di St&T). Un finanziamento importante, che verrà gestito da un ente che al momento - stando alle visure camerali - può contare su appena quattro (quattro!) dipendenti. Negli enti che formano Strec, i cda in passato sono stati popolati da esponenti politico-sindacali vicini alla deputata Pd Concetta Raia. Lo stesso marito Giacomo Rota e il cognato Pierfrancesco hanno lavorato in questi enti. Adesso gli amministratori sono cambiati, proprio alla fine del 2015. Ma l'ente sarebbe ancora nell'orbita di quell'area politica.  

Non è cambiato nulla, allora? La domanda potrebbe essere posta ad esempio nella sede di Palermo, in piazza don Bosco, dell'ente Isvire. Lì tra i responsabili ecco Massimiliano Ciccia. Si tratta di uno storico collaboratore dell'ex senatore democratico Nino Papania. Dopo alcune esperienze anche allo Ial, adesso Ciccia figurerebbe tra i componenti dell'ente che incasserà quasi 900 mila euro. Nell'orbita del Pd anche l'ente Fernando Santi (riceverà due milioni) e l'Anapia (due milioni e mezzo di finanziamento) che in passato poteva vantare come sponsor l'ex deputato dem Gaspare Vitrano e ancora nell'universo Pd tramite Nino Amato, uomo assai vicino alla deputata regionale Mariella Maggio.  

Ma non finisce qui. Perché altri enti rientrano nell'universo dei “moderati”. È il caso del Cesifop, guidato dalla famiglia di Antonella Russo, che è stata anche dirigente dell'Udc di Gianpiero D'Alia. Tutte causalità, ovviamente. Come è casuale che altri due enti come “Aproca” e “Asterisco” di Palermo (un milione e mezzo di euro di finanziamenti) condividano l'indirizzo della sede. Una eventualità vietata dallo stesso Avviso 8. 

Ti sposti dal capoluogo, e scopri che c'è persino qualche ente assai gradito ad altri pezzi di governo regionale. Ad Agrigento, ad esempio, due enti di Aragona che in passato si erano occupati soprattutto di servizi sociali, sono ricondotti all'orbita politica dell'assessore alle Attività produttive (ed ex assessore alla Formazione) Mariella Lo Bello e alla sua segretaria particolare, ex deputata vicina a Cuffaro e attuale commissario dell'Irsap Maria Graza Brandara: si tratta degli enti il Pozzo di Giacobbe e Next Project. Enti che porteranno a casa complessivamente qualcosa come un milione e mezzo. Molto di più, cioè quasi sei milioni di euro, andrà alla cooperativa Logos, presieduta da Rosario Alescio. Un ente riconducibile alla Confindustria di Ragusa dove Alescio è stato in passato vicepresidente e oggi è consigliere nominato dal presidente.  

E poi c'è il misterioso Cerf. Un mega-ente che ha rilevato il fallito Cefop per poche migliaia di euro. Una cessione al centro di un contenzioso molto complesso con la Regione che alla fine, proprio pochi mesi fa, ha riconosciuto al Cerf – sulla scia delle sentenze favorevoli all'ente – un contributo da 16 milioni di euro. Una cifra leggermente inferiore quella che arriverà con l'Avviso 8. L'ente al momento è guidato da Cesare Piacentino, a capo di un consiglio di amministrazione composto da Giuseppe Genco, Stefano Grilli, Maria Concetta Rizzo, Antonio D'Alberti e Stefano Canzoneri. Quest'ultimo è una vecchia conoscenza sia del mondo della Formazione che della politica. È stato, infatti, direttore generale del Cefop e componente della segreteria particolare del deputato agrigentino Michele Cimino, allora in Grande Sud e oggi in Sicilia Futura, il movimento politico fondato da Totò Cardinale e parte della maggioranza che sostiene Rosario Crocetta. Anche se in tanti parlano oggi di un avvicinamento di Canzoneri all'area rappresentata da Antonello Cracolici.  

Dal Cerf è andata via recentemene l'Anfe. Oggi l'ente è controllato dall'Istituto di scienze amministrative e sociali (Isas) che fu di don Giuseppe Noto, dalla società romana Mediatica srl considerata vicina all'area del Pd che fa capo a Pierluigi Bersani e in minor parte dalle cooperative Speha fresia e E-factory. Più lontani, ma pur sempre vicini, Anfe ed ex soci. Il Cerf, l'Isas e, appunto, l'Anfe di Paolo Genco, condividono lo stesso indirizzo: tutti in via delle Ferrovie, a Palermo. I separati in casa della Formazione siciliana.


14 Ottobre 2016
http://livesicilia.it/2016/10/15/i-corsi-in-mano-alla-politica-formazione-i-padroni-degli-enti_791883/






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