Baccei apre la borsa, soldi per precari, formazione e contratto regionali
di ANTONIO FRASCHILLA
"Il rinnovo dei contratti dei regionali ci sarà, in linea con quanto sta facendo Roma per gli statali. Ma ci saranno anche garanzie per i 22mila precari degli enti locali, fondi per la formazione per assicurare tutti gli 8mila addetti e una riforma molto importante sui consorzi universitari che riguarderà i tre atenei dell’Isola». L’assessore all’Economia Alessandro Baccei annuncia i punti fondamentali della Finanziaria che a breve porterà in giunta. Una manovra chiave e molto attesa, l’ultima grande legge di bilancio che varerà il governo Crocetta prima del rinnovo dell’Ars atteso per la fine del prossimo anno. Non a caso, dopo anni di tagli e spending review, quella alla quale si sta lavorando è una manovra che apre i cordoni della borsa: «Ma lo possiamo fare proprio grazie agli sforzi del passato recente avviati per risanare il bilancio», dice l’assessore Baccei.
Il primo punto riguarda il rinnovo del
contratto dei regionali, che tra dipendenti diretti e indiretti
dell’amministrazione riguarda oltre 16mila persone. Da più di dieci anni
il contratto è bloccato, sia per i dirigenti sia per il comparto. Nella
nuova manovra Finanziaria ci saranno almeno 5 milioni di euro per
consentire il rinnovo del contratto. Ma come saranno assegnate queste
risorse? «Utilizzeremo gli stessi criteri che applicherà lo Stato e che
in queste ore sono in discussione a Roma, comunque si va nella direzione di premiare il merito», dice Baccei.
Tra gli altri punti fondamentali della
manovra Baccei mette anche il tema dei precari degli enti locali: «I
Comuni in dissesto riceveranno un contributo pari al 100 per cento del
costo dello stipendio dei precari (oggi la Regione copre solo l’80 per
cento, ndr), per gli altri precari la nostra
idea rimane quella di creare una società esterna ad hoc che possa
assumere tutto questo personale con contratti a tempo indeterminato».
Sul fronte province, che contano altri
mille dipendenti e che non riescono a garantire i servizi di base, come
l’assistenza ai disabili nelle scuole, Baccei assicura che questa volta
saranno messe in bilancio più risorse: «Metteremo almeno 60 milioni di
euro e sul fronte dell’assistenza ai disabili accentreremo
tutte le competenze in un’unica struttura per garantire ai ragazzi lo
stesso trattamento e la stessa assistenza, oggi c’è troppa confusione».
Novità anche per la formazione
professionale. Per la prima volta dal 2009 la Regione torna a mettere
risorse proprie in questo settore che in questi anni è stato tutto
“caricato” sui fondi europei: «Dobbiamo garantire tutti gli 8mila
formatori e, in base anche a un accordo raggiunto con lo
Stato, una parte dei fondi dovrà metterla la Regione — dice Baccei —
pensiamo a una cifra intorno ai 25milioni per l’Obbligo formativo e
formazione professionale classica ».
Tra le riforme che Baccei intende
inserire nella bozza della Finanziaria c’è anche una parte che riguarda i
Consorzi universitari, ad oggi gestiti dalla Regione tra
mille intoppi burocratici e inefficienze: «Intendiamo coinvolgere nella
gestione le tre Università di Catania, Messina e Palermo, parte delle
risorse saranno comunque sempre a carico della Regione», continua
Baccei.
L’assessore annuncia poi un investimento
da 250 milioni sulla banda ultralarga che sta gestendo l’assessorato
Economia: «Il primo lotto che ha coinvolto
140 Comuni sarà concluso entro il 2017, il secondo lotto invece entro
il 2019 — dice Baccei — la Sicilia così diventerà una delle regioni con
la più alta diffusione della banda ultralarga che, eccetto nei grandi
centri, non viene incentivata dalle compagne private nei piccoli paesi e
nell’entroterra. Con il nostro investimento colmeremo questa lacuna».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
(Fonte della notizia: Palermo Repubblica)
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