Pioggia di soldi dall’Ars, già spesi tutti i 500 milioni ‘romani’
I soldi non sono ancora arrivati
e probabilmente resteranno a lungo solo sulla carta ma per come
spenderli non c’è bisogno di aspettare. La Commissione Bilancio dell’Ars
ha approvato a tempo di record il Disegno di Legge 1213 – “Variazioni
al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2016
e al bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018. Disposizioni
varie” che di fatto distribuisce subito derivanti dall’accordo firmato a Roma con il governo centrale.
Il Disegno di Legge ha
recepito un emendamento attraverso il quale sono stati sbloccati e
inseriti nel Bilancio della Regione 500 milioni di euro destinati alla
copertura di spese che al momento erano bloccate. Ecco dove andranno a
finire i soldi sbloccati con il criticato accordo: 154,545 milioni a favore dei Comuni; 9,005 milioni per le ex Province; 85,544 milioni per gli squilibri finanziari delle Autonomie Locali; 13,840 milioni per la manutenzione dei boschi, 4,703 milioni per le garanzie occupazionali dei Consorzi di bonifica, 15,694 milioni per i Consorzi di bonifica; 17,100 milioni per i precari degli Enti Locali; 342 mila euro per le Scuole di servizio sociale; 1,101 milioni per il CIAPI; 1,731 milioni per l’arma dei Carabinieri; 4,746 milioni per l’IRSAP; 3,768 milioni per i talassemici; 13,638 milioni per i PIP; 45 mila euro per Fulvio Frisone; 268 mila per Hellen Keller, 265 mila per i sordomuti; 734 mila per l’Unione Italiana Ciechi; 5,408 milioni per i malati psichiatrici; 71 mila euro per i consultori e gli oratori religiosi; 6,725 mila per i minori sottoposti all’autorità giudiziaria; 270 mila per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico; 759 mila per la stamperia brail; 2,448 milioni per i Consorzi universitari; 1,274 milioni per l’Ersu; 141 mila per le famiglie meno abbienti per la tutela della maternità e della vita nascente.
Dunque solo un terzo dei fondi attesi
arriveranno ai Comuni mentre non ci sono poste ulteriori per il piano
contro la povertà che il Presidente della Regione ha annunciato se non i
141 mila euro destinati alle famiglie meno abbienti.
L’accordo sbandierato come ‘storico’ dal governatore Rosario Crocetta
che di fatto ha impegnato non solo il suo ma anche il prossimo governo
ad una politica ‘depressiva per i prossimi 5 anni oggi è stato anche al
centro dell’ennesima violenta polemica sancita dall’attacco ‘violento’ del commissario di Forza Italia Gianfranco Micciché all’indirizzo del quale sono piovute le reazioni dello stesso Crocetta e di tutto il Pd.
In precedenza sull’accordo erano piovute immediatamente le critiche di Sicilia Nazione
che da subito aveva parlato di un buco da 8 miliardi che sarebbe stato
creato da questo accordo mentre a seguire erano arrivati i 5 stelle a raccontare come i 900 milioni in questione siano, di fatto, solo un mutuo che si pagherà molto caro.
si era ipotizzato di usare le risorse per un piano anti povertà anche quellofortemente osteggiato dalle organizzazioni del Terzo settore
e anche dagli industriali ma il progetto del governatore sembra
tramontato guardando le poste di questa legge. Anche se resta la
valutazione sull’accordo ‘scellerato’ perché sono più le risorse a cui rinuncia che quelle che ottiene
Sempre oggi la Commissione ha approvato
altre leggi di spesa. Si tratta del Disegno di Legge n. 1189
“Rifinanziamento delle leggi di spesa – Capitoli 147314 e 147315” con il
quale vengono stanziati 2.526.000 euro per l’Aras, 1.360.000 euro per il Corfilac e 400.000 euro per i Consorzi di ricerca per l’agricoltura.
Il Disegno di Legge si era reso
necessario dopo che, in fase di approvazione della Finanziaria, erano
state stralciate le norme relative all’Associazione Regionale degli
Allevatori per la Sicilia, al Corfilac e ai Consorzi di ricerca per
l’agricoltura che, precedentemente, erano state correttamente approvate
dalla Commissione Bilancio.
“Con il provvedimento legislativo di
oggi, dice il Presidente della Commissione Vincenzo Vinciullo – viene
affrontato e, speriamo definitivamente, risolto il problema relativo a
un settore strategico dell’agricoltura siciliana, quale è la zootecnia”
“Sento il dovere – ha proseguito
Vinciullo riferendosi, invece, alle variazioni di Bilancio – di
ringraziare la Commissione per la velocità con la quale ha proceduto a
approvare il Disegno di Legge e a recepire l’emendamento che, sbloccando
mezzo miliardo di euro, mette i Comuni, le ex Province, i forestali i
Consorzi di bonifica e le università nelle condizioni di poter fare
fronte a tutte le loro necessità, sbloccando le risorse per i precari”.
Ma nonostante tutto all’appello mancano
ancora 50 milioni per coprire le spese ‘al minimo’ come ammette lo
stesso Vinciullo. “È chiaro che dobbiamo ancora recuperare questi 50
milioni di euro in qualche modo, ma credo che, nel breve volgere di
qualche settimana, potremo trovare anche queste somme che ancora non
sono entrate nel bilancio della Regione”.
28 Giugno 2016
Nota
Sono interventi di ordinaria amministrazione: nessun regalo, chiaro?
Se non prevedono un aumento delle giornate per i lavoratori forestali, hanno fallito del tutto e non ci saranno sconti per nessuno...
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