Incendi, la condanna dal Distretto Turistico Cefalù Madonie Himera
Il Distretto Turistico Cefalù Madonie Himera condanna con forza gli autori che hanno provocato gli incendi nei giorni 16 e 17 giugno colpendo e devastando intere zone delle Madonie e della Valle dell’Himera.
Le conseguenze di tali atti non possono che compromettere il turismo, settore che racchiude in sé, non solo cultura e tradizioni, ma anche valenze paesaggistiche, archeologiche, etno-antropologiche e geologiche, elementi di inestimabile valore, che, frutto di secoli e di generazioni passate, non potranno più essere recuperati.
Appare evidente che anche il settore economico, subirà grandi perdite.
Il presidente Mario Cicero, da sempre impegnato in attività di valorizzazione e promozione del territorio, è fermamente convinto che, oltre le ferme denunce e la solidarietà espressa in questi giorni, sia necessario agire attuando la“prevenzione dei luoghi” per evitare il sorgere di nuove azioni in grado di provocare la devastazione di intere aree boschive. L’impegno richiesto è che ognuno si attivi a diventare parte attiva nella conservazione del patrimonio naturale, culturale, monumentale per preservare e accrescere le ricchezze del proprio territorio.
Bisogna sviluppare un programma di prevenzione a tutela delle attività economiche esistenti preservandole dai danni ingenti, così come quelli che hanno subito le aziende ed i cittadini negli ultimi avvenimenti dolosi.
Non si può continuare ad assistere passivamente all’inerzia delle istituzioni e di tutti coloro che nell’esercizio di pubbliche funzioni non esercitano attivamente il loro ruolo a tutela della sicurezza dei privati cittadini e della salvaguardia dei patrimoni materiali ed immateriali.
La prevenzione deve iniziare con le operazioni di pulizia delle strade i cui bordi sono coperti da sterpaglie, dal recupero dei movimenti franosi e delle aree pubbliche e private abbandonate.
Occorre, dunque, intervenire prontamente perché non esistono solo cause strutturali connesse ai fattori geologici, morfologici, idrogeologici, che alterano gli equilibri naturali, ma vi sono cause occasionali che determinano, se volutamente provocati dall’uomo, conseguenze ben più gravi per una combinazione di diversi fattori.
E’ necessario agire con l’intervento delle forze politiche e degli Enti preposti, affinchè, con la Giunta Regionale di Governo e gli organi competenti in materia di tutela del territorio Arta, Azienda Foresta, Anas, Assessorato all’Agricoltura, si possa sviluppare un piano programmato di interventi che renda possibile l’attuazione di misure dirette alla manutenzione di aree fortemente compromesse, avvalendosi in ciò degli operai forestali, attivando cantieri di lavoro, intercettando le risorse economiche messe a disposizione dai fondi europei.
La sfida è quella di far si che la Sicilia possa ancora di più divenire un attrattore turistico anche livello internazionale, al pari di altre località turistiche.
I soci del Consorzio turistico si impegnano sin d’ora a predisporre un progetto organico per attivare un insieme di azioni finalizzate al coordinamento e alla diffusione di interventi di manutenzione all’interno dei loro territori.
28 Giugno 2016
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