02 giugno 2016

GIORNATA MONDIALE AMBIENTE. UN UFFICIO NAZIONALE CHE TUTELI LE FORESTE, I BOSCHI ITALIANI E GESTISCA LA FILIERA DEL LEGNO IN MODO SOSTENIBILE PER DARE UN SIGNIFICATO CONCRETO ALLA GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE DEL 5 GIUGNO. È LA PROPOSTA DEL M5S


Giornata Mondiale Ambiente, arriva l'Ufficio 'Salva-Foreste'

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Un ufficio nazionale che tuteli le foreste, i boschi italiani e gestisca la filiera del legno in modo sostenibile per dare un significato concreto alla Giornata Mondiale dell'Ambiente del 5 giugno. È la proposta del MoVimento 5Stelle contenuta in una risoluzione a prima firma Bernini approvata all'unanimità in Commissione Agricoltura che impegna il Governo ad attivare presso il Ministero delle Politiche Agricole un Ufficio Permanente di Coordinamento Forestale, senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato.
Ecco come funzionerà: la struttura rappresenterà l'unico punto di riferimento e di indirizzo per le politiche forestali nazionali, svolgendo in modo continuativo le funzioni di coordinamento istituzionale e inter-istituzionale per le amministrazioni nazionali e regionali, nonché di raccordo per tutte le iniziative internazionali e comunitarie in materia forestale.
Ora è compito del Governo adottare al più presto una pianificazione forestale nazionale che valorizzi le filiere produttive tutelando biodiversità, territorio, paesaggio e ambiente. Inoltre, l'ufficio avrebbe il compito di garantire una presenza costante e qualificata dell'Italia presso i summit internazionali che affrontano i temi dell'ambiente e della deforestazione, come ad esempio le Conferenze Mondiali sul Clima.
Per applicare in modo efficace la Strategia Forestale Nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale (PQSF,2008), è fondamentale che l'ufficio di coordinamento forestale si avvalga delle competenze delle strutture del Mipaaf e degli enti di ricerca pubblici, quali il Tavolo Filiera Legno del Mipaaf, l'ex Osservatorio foreste dell'INEA e l'ex CRA-Selvicoltura di Arezzo, ora confluiti nel CREA. Tra i suoi compiti, anche il riordino della legislazione forestale che molto spesso produce contenziosi e appesantimenti degli iter burocratici, per la sovrapposizione delle competenze e dei ruoli a livello nazionale, regionale e locale.
È noto infatti che a fronte di un patrimonio forestale ragguardevole che insiste sul 34% della superficie nazionale, oltre 10,5 milioni di ettari (INFC 2005), appena il 15,7% è regolamentato da strumenti di pianificazione della gestione, registrando un abbandono colturale di oltre il 60% dei boschi nazionali. Ciò comporta che dei 32,5 milioni di metri cubi di biomasse forestali annualmente disponibili, solamente 6,3 milioni vengano effettivamente utilizzati, assestando l'utilizzazione delle risorse forestali in Italia su una media del 30-35% dell'incremento annuo, di gran lunga inferiore al valore medio europeo del 65%.
Perciò rispetti l'impegno assunto con l'approvazione della risoluzione 5stelle e renda operativo al più presto l'Ufficio Nazionale Permanente di Coordinamento Forestale, per avviare una produzione sostenibile di beni e servizi legati al bosco e rilanciare così la filiera foresta-legno che conta 125mila imprese e 620 mila occupati, tutelando territorio, paesaggio e ambiente. Soprattutto per quest'ultimo aspetto, le pratiche selvicolturali non possono non considerare il fatto che l'86,6% dei nostri boschi è sottoposto a vincoli idrogeologici e paesaggistici, mentre il 25% è soggetto alla tutela ambientale dei parchi, delle riserve e della Rete natura 2000.

01 Giugno 2016
Parlamento 5 Stelle








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