02 giugno 2016

CGIL, CISL E UIL PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE: "IL CONFRONTO CHIESTO AL GOVERNO CROCETTA NON È MAI PARTITO". TRE MANIFESTAZIONI NEI PROSSIMI 20 GIORNI. MA UNA QUARTA MANIFESTAZIONE, IN UNA DATA ANCORA DA SCEGLIERE, RIGUARDERÀ I LAVORATORI FORESTALI


Cgil, Cisl e Uil pronti allo sciopero generale: "Il confronto chiesto al governo Crocetta non è mai partito"

 Sicilia, il giugno caldo dei sindacati: tre manifestazioni e l'ultimatum alla Regione


di CLAUDIO REALE
Tre manifestazioni nei prossimi 20 giorni. E un ultimatum che scade a fine mese, al termine del quale sarà proclamato uno sciopero generale. Cgil, Cisl e Uil lanciano il loro giugno caldo: stamattina sono partite le richieste di convocazione ai singoli assessori regionali per affrontare un lungo elenco di vertenze, dalla formazione professionale agli ammortizzatori sociali, ma i confederali sono già sulle barricate. “Se entro fine mese non otterremo risposte – dicono i segretari Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone – indiremo uno sciopero generale”.

Gli appuntamenti già programmati sono fissati per il 15 e il 24 giugno. A metà mese protesteranno i precari degli enti locali e i metalmeccanici, mentre 9 giorni più tardi a scendere in piazza saranno gli edili. Una quarta manifestazione, in una data ancora da scegliere, riguarderà i lavoratori dell’agricoltura, dai forestali all’Esa. La questione, però, è più articolata: “Al presidente della Regione Rosario Crocetta – spiega Barone – abbiamo chiesto un confronto che non è mai partito. La giunta è liquefatta, non ha capacità collegiale: non ci resta che chiedere gli incontri ai singoli assessori”.

I temi sono tantissimi: oltre a formazione e ammortizzatori ci sono gli edili disoccupati, gli lsu da stabilizzare, i lavoratori delle ex Province, quelli dei beni culturali, i concorsi nella sanità, i cantieri da sbloccare e chi più ne ha più ne metta. “Oggi – annota Pagliaro – abbiamo 130 mila posti di lavoro in meno rispetto ai livelli pre-crisi. Trecentomila famiglie sono in stato di povertà. 


Bisogna affrontare il problema”. Anche perché, secondo i sindacati, c’è un problema di programmazione: “Alla Regione – attacca Milazzo – manca una strategia industriale, ma non solo. Penso ad esempio agli enti locali: sono ‘precari’ uomini e donne che lavorano nella pubblica amministrazione da 30 anni. Senza di loro gli uffici rischiano di non funzionare più”. La sfida è lanciata.

01 Giugno 2016
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/06/01/news/sicilia_il_giugno_caldo_dei_sindacati_tre_manifestazioni_e_l_ultimatum_alla_regione-141091589/



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1 commento:

  1. Carissimi della TRIPLICE ALLEANZA, dimostrateci veramente da oggi in poi di impegnarVi di più di quello che avete fatto fino ad oggi. Mettetevi I ROBI DI VILLUTU VECCHI e andate a battere i pugni alla Regione Siciliana e a fare aumentare le giornate minimo 151 e 181 per tutti. Nel caso non ci dimostrate che questo anno vi siete imlegnati noi ci riserviamo di valutare una ventina di mila di disdettine. Anzi ho lasciato un quattromila affezzionati, più di così non posso. a titolo informativo faccio presente che quando il sottoscritto viaggiava per Roma a cercare Onorevoli questi che si sentono oggi politici neanche sapevano cosa era la polifica ma oggi siamo tutti politici. Ma politici che le parole e le promesse se li vola il vento. Cari sindacati buon lavoro è a buon intenditore poche parole. Salvatore Claudio Proietto da Capizzi (ME)

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