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Esclusione per i dipendenti condannati per associazione mafìosa
Operai forestali stagionali tra crisi e riorganizzazione
Cracolici: numero delle giornate lavoro allineato ad altre regioni
PALERMO - Tempi duri per i forestali siciliani. Lo scorso 8 marzo il governatore Crocetta ha annunciato di aver comunicato "agli uffici provinciali Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo, Agrigento, Messina, Siracusa e Trapani un primo provvedimento che prevede l'esclusione dagli elenchi delle persone avviabili al lavoro di 42 soggetti per reati gravi e di altri 24 con l'aggravante del 416 bis. Si tratta di un primo stralcio di 66 dipendenti". Un provvedimento arrivato in seguito a un monitoraggio avviato dall'amministrazione regionale che ha incrociato i carichi pendenti e i casellari giudiziari dei 24mila addetti alla forestale. Per una categoria da sempre al centro di polemiche e accuse, è stato un duro colpo. Alla fine di febbraio, invece, era stato l'assessore Cracolici, direttamente dal suo profilo facebook, a contestare la demagogia con cui media e politici avevano affrontato il tema forestali. A partire dal conteggio del numero degli addetti spiegando che il "numero di giornate degli attuali 24mila corrisponde infatti a 9.000 unità uomo anno, numeri simili ad altre Regioni che utilizzano per le stesse tipologie di lavoro l'affidamento a cooperative e a imprese private". In realtà, altrove ci sono sistemi abbastanza differenti. In Toscana, ad esempio, a fronte di un patrimonio forestale stimato in 1.1 milioni di ettari, praticamente quasi quattro volte più della Sicilia, ci sono 600 operai forestali dell'organizzazione antincendi boschivi (dati sito ufficiale Regione Toscana).
18 Marzo 2016
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