I conti della Sicilia, Legge di Stabilità ferma in Commissione
Ieri seduta lampo all’Assemblea regionale siciliana. A Sala d’Ercole
avrebbe dovuto approdare la legge di stabilità, ma il testo, composto
da 66 articoli, è ancora all’esame della commissione Bilancio. “E’ una manovra complessa, che richiede un esame attento
– ha detto il presidente della II commissione, Vincenzo Vinciullo
intervenendo in Aula -. L’assessore Baccei era impegnato a Roma, i
lavori della commissione proseguiranno a oltranza per licenziare il
testo tra sabato e domenica mattina”. La seduta è stata rinviata a
martedì prossimo alle 16. “I lavori proseguiranno ininterrottamente – ha
detto il presidente di turno Antonio Venturino – per consentire l’approvazione della finanziaria entro il 29 febbraio”.
Marco Falcone, capogruppo di Forza
Italia all’Ars ha criticato duramente i provvedimenti contenuti nella
Finanziaria, in particolare i finanziamenti ai siti culturali. “Uno
scenario ignobile – ha detto Falcone – quello che evidenzia come la
Finanziaria di Crocetta destini solo 3 milioni di euro ai siti culturali
e ai musei dell’Isola, di fatto condannando i beni artistici siciliani a
fanalino di coda. A rischio sono persino servizi base, come le pulizie.
Umiliare in questo modo la cultura, la nostra storia, tra le principali
risorse e attrattive della nostra terra, è colpa imperdonabile.
Paradossale è che il capitolo entrate sia passato da 13 a 15 milioni di
euro. Mentre aumentano gli incassi derivanti dai biglietti, la Regione
sottrae risorse, cosa assolutamente inaudita”.
Tra gli ultimi articoli di spesa approvati vi è la norma che assegna 31 milioni e 900 mila euro all’Arpa e 44 milioni alla Sas.
Da Roma non è ancora arrivato l’ok ai 500 milioni che restano così
iscritti in bilancio come accantonamento negativo. In particolare sono
stati approvati solo 13 articoli e accantonati ben 14, soppresso invece
l’articolo 4. Tra gli articoli accantonati vi è la norma su Riscossione
Sicilia e l’autorizzazione della spesa per i precari, i fondi per i
liberi consorzi, le garanzie occupazionali dei forestali. Tra le norme
approvate invece quella che blocca il turn over dei forestali, ma che
tornerà ad essere discussa in Aula. Passate anche le misure in favore
della fuoriuscita dal bacino degli ex pip, la riattivazione dei cantieri
di lavoro, un migliaio circa in tutta l’Isola. Finanziamenti ad Esa e
Irsap, consorzi universitari, Istituto Vini e oli. 500 su 2000 gli
emendamenti esaminati.
FARAONE. “La
finanziaria in genere è il trapassato della Sicilia e si discute di temi
che non riguardano ne’ interessano la maggioranza dei cittadini”. Lo
dice il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, a margine di un
convegno allo Steri di Palermo. “Nella finanziaria – spiega – non ci
sono le nuove generazioni, non ci sono le start up. Si discute sempre di
Lsu, di forestali, temi importanti ma che fanno parte del trapassato, e
noi invece avremmo bisogno di finanziarie del futuro”. “Non mi
interessa personalizzare – risponde a chi gli chiede un giudizio su
Crocetta – però l’Ars rischia di essere una casa del Grande Fratello
dove si discute di argomenti ormai passati che non riguardano i
siciliani”
ALFANO. L’azione del governo Crocetta fino a qui io non l’ho ritenuta sufficiente”. A dirlo è stato il ministro dell’Interno,Angelino Alfano,
a margine dell’incontro ‘Sicilia: colonia o ponte?’, organizzato allo
Steri, sede del rettorato di Palermo, da ”Sicilia 2.0”. ”Di certo se c’è da lavorare per la Sicilia – ha aggiunto –
io sono un ministro siciliano e lavoro a prescindere da chiunque
governi la Regione perché il bene della Sicilia viene prima e vale di
più di qualunque discussione politica”. ”Noi abbiamo una Sicilia che ha una voglia di riscatto –
ha aggiunto Alfano – e pensiamo anche che oggi la Sicilia possa
rappresentare una importante occasione per il resto del Paese. Se il
resto del Paese non coglierà questo saremo pronti a fare sentire molto
forte la nostra voce, come abbiamo fatto in tutte le occasioni in cui è
servito”.
13 Febbraio 2016
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