19 dicembre 2015

FINANZIARIA, ECCO CHI PAGA IL CONTO DEI TAGLI. CROCETTA: RASSICURAZIONI DA ROMA. MA SE RENZI NON CONCEDE UN ALTRO MEZZO MILIARDO, LA SCURE COLPIRÀ ANCHE I FORESTALI


Finanziaria, ecco chi paga il conto dei tagli. Crocetta: "Rassicurazioni da Roma"


Stangata per teatri, atenei, parchi. La giunta Crocetta approva il bilancio con tagli da 400 milioni. Dimezzati i fondi per le borse di studio a Medicina. Se Renzi non concede un altro mezzo miliardo, la scure colpirà Comuni, forestali e Pip: a rischio 50 mila stipendi

 Finanziaria, ecco chi paga il conto dei tagli. Crocetta: "Rassicurazioni da Roma"


di ANTONIO FRASCHILLA
Oltre 400 milioni di euro di minori spese, nella migliore delle ipotesi. Tagli che in gran parte ricadranno sui Comuni e su una miriade di enti, dai teatri alle associazioni e alle università. Il bilancio della grande trattativa con Roma prevede minori spese, al netto dei 550 milioni che il governo Renzi ha promesso di trasferire alla Sicilia, oltre i 900 milioni previsti dalla legge di Stabilità. Il che significa che alcuni tagli sono certi, anche se arriveranno tutti gli aiuti annunciati da Roma. Aiuti sui quali il governatore è pronto a scommettere. "Vorrei si evitasse sinceramente che questa vicenda dei 500 milioni aggiuntivi necessari a coprire la spesa regionale, venisse esasperata e strumentalizzata per il 2016, allo stesso modo della vicenda dei 670 milioni di FSC del 2015.  Da Palazzo Chigi arrivano segnali molto positivi nei confronti della Sicilia", ha ribadito oggi.

Lunedì la giunta tornerà a riunirsi per approvare la Finanziaria. Non mancano le fibrillazioni tra gli assessori, visto che nella bozza presentata dall'assessore Alessandro Baccei sono previste norme che incidono sugli stipendi di dirigenti, sindacalisti, sindaci e consiglieri comunali di tutta l'Isola. Di certo c'è che nel bilancio sono previsti oltre 400 milioni di minori spese rispetto allo scorso anno. Ben 150 milioni arriveranno da minori trasferimenti ai Comuni: "Lo scorso anno abbiamo fatto un mutuo per garantire gli investimenti agli enti locali, quest'anno è impossibile ", dicono dall'assessorato Economia. Una trentina di milioni sono i risparmi previsti dai tagli alle indennità di sindaci, assessori e consiglieri comunali: tagli che dovevano scattare dal rinnovo degli organismi elettivi e che invece, secondo la bozza Baccei, scatterebbero da gennaio. Altri 50 milioni di risparmi deriveranno dai tagli a tutto il comparto dell'edilizia agevolata e convenzionata.

Ma quelli che molto probabilmente faranno discutere di più sono i circa 50 milioni che nel bilancio approvato ieri vengono tagliati dal cosiddetto "Allegato 1". Un elenco sterminato di finanziamenti che saranno quindi ridotti. Il contributo a favore dell'Istituto d'incremento ippico passa da 1,8 milioni a 1,7 (con un taglio di 100 mila euro), quello per l'Istituto zootecnico scende di altri 100 mila euro. Un milione di euro in meno per l'Esa, mentre i gestori di riserve naturali (da Legambiente al Wwf) si vedranno ridurre il contributo da 4,5 milioni a 1,5, con un taglio di ben tre milioni di euro. Altri 300 mila euro saranno risparmiati dal contributo agli enti parco. Sul fronte dei teatri, lo Stabile di Catania subirà un taglio di circa 100 mila euro, il Massimo Bellini di Catania avrà 500 mila euro in meno, il Vittorio Emanuele di Messina 200 mila euro in meno, l'Inda di Siracusa 50 mila euro in meno, l'Orchestra sinfonica siciliana 500 mila euro in meno, il Teatro Biondo di Palermo 150 mila euro in meno, il Teatro Massimo di Palermo 300 mila euro in meno.

Tagli che sembrano di poco conto ma che potrebbero essere letali per molti enti che a stento hanno raggiunto il pareggio negli anni scorsi. Per gli altri enti culturali, il Fondo unico regionale passa da 7,5 milioni a 6,1. La scure incide anche sulle università: il fondo per l'istituzione di borse di studio a Medicina passa da 9,8 milioni a 4,9 milioni e di fatto viene dimezzato.
Alcuni capitoli di spesa del bilancio regionale sono stati addirittura azzerati. Qualche esempio? Non è previsto un euro di spesa per il funzionamento del Centro regionale del restauro, per i Consorzi fidi, per il buono scuola e per le società sportive che partecipano a campionati professionistici nazionali.

Azzerati anche i capitoli per l'Istituto ciechi Florio e Salamone e per l'Ardizzone di Catania. Nessun euro in programma anche per il polo universitario di Enna, cioè la Kore, che ha ricevuto lo scorso anno 700 mila euro. Teoricamente questi enti dovrebbero partecipare a bandi pubblici di settore che dovranno pubblicare gli assessorati con i fondi della ex Tabella H, pari a 25 milioni.
Questi tagli scatteranno nella migliore delle ipotesi. Cioè se da Roma arriveranno, oltre ai 900 milioni inseriti nella legge di Stabilità, altri 550 milioni al momento a dir poco incerti. In caso contrario, nel bilancio vengono previsti ulteriori tagli. E sarebbe davvero un disastro: per recuperare gli eventuali 550 milioni mancanti scatterebbe un taglio di 170 milioni per i Comuni, di 115 milioni per i precari, di 77 milioni per il comparto forestale, di 17 milioni per i Consorzi di bonifica e 14 milioni di euro per i Pip: in sintesi, ci sarebbero almeno 50 mila persone, compresi i dipendenti a tempo dei Comuni, senza stipendio certo per tutto il prossimo anno. Insomma, il caos.


18 Dicembre 2015
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/18/news/finanziaria_ecco_chi_paga_il_conto_dei_tagli_crocetta_rassicurazioni_da_roma_-129775398/







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