Calatabiano, nuova falla nella conduttura idrica
Paura tra i cittadini: «Giocano con le nostre vite»
Cronaca – La rottura è stata riscontrata in un punto diverso da quello che undici giorni fa ha inondato il Comune ionico e lasciato senz'acqua il Messinese. «C'è una popolazione ormai stremata», lamenta il sindaco Giuseppe Intelisano. E attacca la società che gestisce il servizio. «Non è mai stata fatta manutenzione». Guarda le foto
«Stanno giocando con la vita dei calatabianesi. Non ci possono lasciare così. È una bomba quella che abbiamo sulle nostre teste». Sono passati undici giorni da quando una frana ha danneggiato seriamente la condotta dell'acquedotto di Fiumefreddo, nel territorio di Calatabiano, provocando notevoli disagi all'approvvigionamento idrico nel Messinese. Ma la situazione nel Comune ionico non cessa di destare preoccupazione. «Sabato c'è stata una nuova frana a causa del maltempo», racconta Massimo Amoroso, un residente. «Stamattina è stata rilevata un'altra falla nella conduttura, quindi hanno subito chiuso l'erogazione». «C'è una fuoriuscita a monte della prima perdita, a distanza di dodici metri», conferma il sindaco Giuseppe Intelisano.
Non si sono verificate le scene allarmanti dello scorso 24 ottobre, quando per circa trenta minuti migliaia di litri di acqua sono caduti dalla collina sulle case e le strade di Calatabiano, ma « la città è ancora sommersa dal fango», afferma Amoroso, che è anche referente territoriale del Movimento 5 stelle. «Capiamo che Messina ha bisogno di acqua, ma qui serve trovare una soluzione». «C'è una popolazione ormai stremata e disorientata - gli fa eco il primo cittadino - ci sono continui smottamenti, fango e detriti che arrivano nel centro storico. È un pericolo costante», descrive.
L'acquedotto dell' Amam, la società che gestisce l'infrastruttura, è stato realizzato nel 1982. «È in una zona ad altissimo rischio idrogeologico», precisa Intelisano. «L'area è tutta ammalorata, martoriata - continua - Non è mai stata fatta manutenzione e con le piogge eccezionali di questo periodo la situazione è in continua evoluzione». Il giorno dopo la rottura della condotta è stato seguito il percorso dell'acquedotto grazie a un drone che ha effettuato delle riprese. «Dai filmati abbiamo visto che non c'è stata mai una cura della struttura, tanto che sono cresciuti dei canneti - attacca il sindaco - Abbiamo consegnato i video alla protezione civile, ai vigili del fuoco e al genio civile di Catania».
Quello che serve - «con urgenza», sottolinea Giuseppe Intelisano - «è mettere in sicurezza la zona.
Dovrei fare un'ordinanza per interdire l'accesso all'area, ma capisco i
problemi che ci sono in provincia di Messina e in spirito di
collaborazione stiamo unendo tutti gli sforzi. Intanto stiamo cercando
di capire come garantire il servizio». Al momento è in corso un sopralluogo dei tecnici dell'Amam, con alcuni geologi del genio civile e con il corpo forestale. «Mi auguro che si crei al più presto un bypass e si collochi poi la conduttura in una zona più sicura», aggiunge. «L'ho detto più volte, il rischio è che si verifichi una seconda Giampilieri», conclude il sindaco riferendosi alla tragedia che nel 2009 ha provocato 31 vittime.
Lo stato dell'acquedotto ripreso dal drone
03 Novembre 2015
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