Gibiino non demorde: Roma commissari la Regione siciliana
La Sicilia dispone di un patrimonio boschivo, quindi boschi. E non foreste. Siccome, tuttavia, dispone di un esercito di forestali, è come se avesse le foreste.
Anche Luciano Liggio, quando Enzo Biagi gli chiese se la mafia ci
fosse, rispose che di sicuro esisteva visto che esisteva l’antimafia.
Dovremmo chiamare boscaioli i forestali? Il problema non si pone. Piuttosto, c’è che i forestali stanno diventando una leggenda metropolitana.
Possono contare in Sicilia sulla protezione dell’intero arco politico,
dai partiti di maggioranza alle opposizioni. Male che vada, sul silenzio
dei più restii. Unanimità quasi totale, magari con qualche mugugno al
governo, dove si è costretti ad avere a che fare con la realtà piuttosto
che con le perorazioni. E governare la realtà è un’attività molto più complicata dell’illustrazione del quaderno delle lamentele.
I forestali sono blindati, dunque, se
non si attraversa lo Stretto. Al di là diventano pezze di piedi, si
trasformano nell’icona della cattiva amministrazione, nell’esempio più becero del parassitismo. Fra il peggio ed il meglio non c’è niente.
La cosa strana è che anche le parti
politiche che in Sicilia difendono a spada tratta la loro utilità
attraverso comunicati stampa, dichiarazioni, iniziative legislative, a
Roma, Milano e altrove fanno il salto della quaglia, stanno dall’altra
parte ed additano al pubblico ludibrio i forestali, la Sicilia – e la
Calabria – esempio clamoroso di intollerabili comparaggi e clientele.
La materia è stata trattata e shakerata
in tutti i modi fino a mettere in campo un puzzle che divide la
categoria a seconda delle giornate di lavoro: cinquantunisti, settantottisti, centunisti. Una cosa che quando la sentono al di là dello Stretto, si chiedono se i siciliani vengono da un altro pianeta.
L’accorgimento utile a fare passare le
due linee contrapposte, una in Sicilia e l’altra adatta
all’esportaziome, è la difesa strenua e risoluta del suolo, la
protezione dei boschi dalle fiamme. E’ l’ultima spiaggia per tenere in
piedi l’esercito. “Nelle prossime ore potrebbe consumarsi un fatto di estrema gravità”, scrivono allarmati il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia, e Vincenzo Figuccia, vice capogruppo all’Ars, “1.400 forestali dell’antincendio saranno probabilmente licenziati
e non possono proseguire il loro servizio fino al 15 ottobre. Se passa
questa decisione, avvertono Gibiino e Figuccia, domani potrebbe essere
il turno dei settantottisti e dopodomani di altri lavoratori ancora”.
Se lo viene a sapere l’alleato più
inquietante dei forzisti, Matteo Salvini, o il presidente del Veneto
Zaia, passa per le armi entrambi e organizza un tour in Padania per
promuovere i forestali siciliani.
Che ci voglia una forza antincendio,
nella stagione estiva, è indubbio, che i forestali siano meno di quanto
si ritenga (considerando le giornate di lavoro e non le unità
lavorative), è altrettanto certo, ma che questo esercito di lavoratori siano ancora lo zoccolo duro e intoccabile del precariato, oggetto di insulti e sospetti, che fanno di tutta l’erba un fascio, appare inconcepibile. Gibiino e Figuccia propongono il commissariamento di Palazzo d’Orleans,
nella convinzione che i commissari facciano ciò che i governi (anche
quelli che hanno preceduto l’attuale, anche di colore azzurro, dunque)
non sono riusciti finora a fare. A meno che, s’intende, non si conservi
ai forestali antincendio il posto di lavoro fino al 15 ottobre. Siamo su
Scherzi a parte?
08 Settembre 2015
Nota
Questo tipo di giornalismo nuoce gravemente alla salute, ancora peggio se a scrivere sono i Siciliani.
Siete solamente degli utili idioti per qualcuno! Godete quando trattate come bestie i lavoratori forestali.
Imbecilli, ma perchè non scrivete e/o proponete qualcosa di utile e produttivo anche voi?
Sapete benissimo che i lavoratori del comparto forestale sono indispensabili per l'ambiente e per il territorio, ma preferite cavalcare l'onda del disastro e delle disgrazie che colpiscono giornalmente quei lavoratori esenti da colpe. I forestali vorrebbero dare tanto alla Sicilia, ma purtroppo gli viene impedito dall'alto. E voi ci "sguazzate". Quindi, doppiamente imbecilli ed idioti!
Vergogna!
Se vi può interessare, noi siamo orgogliosi di essere operai forestali. Non ci interessano minimamente i "pensieri" di Matteo Salvini e del Governatore Veneto, Luca Zaia, su di noi.
E chi sostiene questi personaggi, deve sapere che sono un pericolo per i lavoratori del comparto forestale.
Uomo avvisato è mezzo salvato!
Questo tipo di giornalismo nuoce gravemente alla salute, ancora peggio se a scrivere sono i Siciliani.
Siete solamente degli utili idioti per qualcuno! Godete quando trattate come bestie i lavoratori forestali.
Imbecilli, ma perchè non scrivete e/o proponete qualcosa di utile e produttivo anche voi?
Sapete benissimo che i lavoratori del comparto forestale sono indispensabili per l'ambiente e per il territorio, ma preferite cavalcare l'onda del disastro e delle disgrazie che colpiscono giornalmente quei lavoratori esenti da colpe. I forestali vorrebbero dare tanto alla Sicilia, ma purtroppo gli viene impedito dall'alto. E voi ci "sguazzate". Quindi, doppiamente imbecilli ed idioti!
Vergogna!
Se vi può interessare, noi siamo orgogliosi di essere operai forestali. Non ci interessano minimamente i "pensieri" di Matteo Salvini e del Governatore Veneto, Luca Zaia, su di noi.
E chi sostiene questi personaggi, deve sapere che sono un pericolo per i lavoratori del comparto forestale.
Uomo avvisato è mezzo salvato!
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