09 settembre 2015

I FORESTALI SONO BLINDATI, SE NON SI ATTRAVERSA LO STRETTO. AL DI LÀ DIVENTANO PEZZE DI PIEDI, SI TRASFORMANO NELL’ICONA DELLA CATTIVA AMMINISTRAZIONE, NELL’ESEMPIO PIÙ BECERO DEL PARASSITISMO. FRA IL PEGGIO ED IL MEGLIO NON C’È NIENTE


Gibiino non demorde: Roma commissari la Regione siciliana  



La Sicilia dispone di un patrimonio boschivo, quindi boschi. E non foreste. Siccome, tuttavia, dispone di un esercito di forestali, è come se avesse le foreste. Anche Luciano Liggio, quando Enzo Biagi gli chiese se la mafia ci fosse, rispose che di sicuro esisteva visto che esisteva l’antimafia.
Dovremmo chiamare boscaioli i forestali? Il problema non si pone. Piuttosto, c’è che i forestali stanno diventando una leggenda metropolitana. Possono contare in Sicilia sulla protezione dell’intero arco politico, dai partiti di maggioranza alle opposizioni. Male che vada, sul silenzio dei più restii. Unanimità quasi totale, magari con qualche mugugno al governo, dove si è costretti ad avere a che fare con la realtà piuttosto che con le perorazioni. E governare la realtà è un’attività molto più complicata dell’illustrazione del quaderno delle lamentele.
I forestali sono blindati, dunque, se non si attraversa lo Stretto. Al di là diventano pezze di piedi, si trasformano nell’icona della cattiva amministrazione, nell’esempio più becero del parassitismo. Fra il peggio ed il meglio non c’è niente.
La cosa strana è che anche le parti politiche che in Sicilia difendono a spada tratta la loro utilità attraverso comunicati stampa, dichiarazioni, iniziative legislative, a Roma, Milano e altrove fanno il salto della quaglia, stanno dall’altra parte ed additano al pubblico ludibrio i forestali, la Sicilia – e la Calabria – esempio clamoroso di intollerabili comparaggi e clientele.
La materia è stata trattata e shakerata in tutti i modi fino a mettere in campo un puzzle che divide la categoria a seconda delle giornate di lavoro: cinquantunisti, settantottisti, centunisti. Una cosa che quando la sentono al di là dello Stretto, si chiedono se i siciliani vengono da un altro pianeta.
L’accorgimento utile a fare passare le due linee contrapposte, una in Sicilia e l’altra adatta all’esportaziome, è la difesa strenua e risoluta del suolo, la protezione dei boschi dalle fiamme. E’ l’ultima spiaggia per tenere in piedi l’esercito. “Nelle prossime ore potrebbe consumarsi un fatto di estrema gravità”, scrivono allarmati il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia, e Vincenzo Figuccia, vice capogruppo all’Ars, “1.400 forestali dell’antincendio saranno probabilmente licenziati e non possono proseguire il loro servizio fino al 15 ottobre. Se passa questa decisione, avvertono Gibiino e Figuccia, domani potrebbe essere il turno dei settantottisti e dopodomani di altri lavoratori ancora”.
Se lo viene a sapere l’alleato più inquietante dei forzisti, Matteo Salvini, o il presidente del Veneto Zaia, passa per le armi entrambi e organizza un tour in Padania per promuovere i forestali siciliani.
Che ci voglia una forza antincendio, nella stagione estiva, è indubbio, che i forestali siano meno di quanto si ritenga (considerando le giornate di lavoro e non le unità lavorative), è altrettanto certo, ma che questo esercito di lavoratori siano ancora lo zoccolo duro e intoccabile del precariato, oggetto di insulti e sospetti, che fanno di tutta l’erba un fascio, appare inconcepibile. Gibiino e Figuccia propongono il commissariamento di Palazzo d’Orleans, nella convinzione che i commissari facciano ciò che i governi (anche quelli che hanno preceduto l’attuale, anche di colore azzurro, dunque) non sono riusciti finora a fare. A meno che, s’intende, non si conservi ai forestali antincendio il posto di lavoro fino al 15 ottobre. Siamo su Scherzi a parte?

08 Settembre 2015
http://www.siciliainformazioni.com/196279/gibiino-non-demorde-roma-commissari-la-regione-siciliana










Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.