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LA VERTENZA
Gli uomini dell'antincendio rimarranno nelle loro postazioni oltre ¡l termine contrattuali
Braccianti e Forestali del Sifus: «Restiamo al lavoro per protesta»
CHIESTO AL GOVERNO CROCETTA IL REINTEGRO DI OLTRE 1.200 OPERAI
È una forma di protesta alquanto anomala quella messa in atto dal segretario generale del Movimento Braccianti e Forestali/Sifus Maurizio Grosso, il quale, alla luce della comunicazione data dal governatore Rosario Crocetta di licenziare i 1270 forestali antincendio siciliani, una volta raggiunto il trentesimo giorno lavorativo, ha invitato i lavoratori che «si riconoscono nel Sifus a rimanere nelle postazioni interpretando un moderno sciopero alla rovescia. Non avevamo dubbi che il reintegro di questi lavoratori che erano stati esclusi dalle assunzioni in prima battuta - si legge in una nota a firma di Maurizio Grosso - il Governo regionale lo avesse subito, ma poiché le alte temperature sono sotto gli occhi di tutti, credevamo che i lavoratori ripescati avessero completato la campagna antincendio». Quindi per Grosso il rischio è di perdere la risorsa boschiva che la Sicilia ha al suo interno e per «Crocetta - ha specificato Grosso - il patrimonio boschivo siciliano è un peso; inoltre con le alte temperature e i mancati lavori di manutenzione preventiva il governo siciliano è giustificato ad affidare alla protezione civile il settore antincendio e ai privati il settore manutenzione». Sulla sospensione delle giornate lavorative è intervenuto anche Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all'Ars, «Sospensioni che non hanno ragion d'essere quelle degli stagionali dei forestali antincendio e dell' Ente sviluppo agricolo, ai quali la Regione ha tagliato all'improvviso le giornate di lavoro inizialmente garantite. Un danno economico enorme per gli operatori e perle loro famiglie, che si unisce ad una irresponsabile gestione di due emer genze in atto: gli incendi boschivi e una stagione estremamente difficile perla nostra agricoltura. Forza Italia condanna il vergognoso comportamento della Regione, chiedendo al governatore Crocetta di ritornare sui propri passi e rispettare gli impegni presi, agendo con maggiore buon senso nei confronti di situazioni tanto delicate».
08 Settembre 2015
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