Incendi boschivi, 3.400 roghi quest’anno: Calabria, Campania e Lazio le più colpite
Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia le regioni che hanno registrato il maggior numero di incendi boschivi
Sono circa 15.828 gli ettari di
vegetazione interessati da incendi dall’1 gennaio ad oggi, con un
aumento di circa il 61% rispetto al 2014 ma in diminuzione del 51%
rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Calabria, Campania, Lazio,
Puglia e Sicilia le regioni che hanno registrato il maggior numero di
eventi incendiari. Lo dicono le statistiche provvisorie sugli incendi
boschivi elaborate dal Corpo forestale dello Stato, che censiscono 3.403
roghi da inizio anno, sviluppati su 15.828 ettari di superficie, di cui
8.964 ettari boscati e 6.864 ettari di superficie non boscata. Il 61%
della superficie totale di questi eventi si è concentrata nel Sud Italia
(Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna), il 23% nel
Centro (Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Emilia
Romagna; particolarmente colpito il Lazio che da solo raggiunge il 16%) e
il 16% al Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli,
Valle d`Aosta e Trentino Alto Adige).
Complessivamente, al 10 agosto scorso le
maggiori criticità sotto l`aspetto delle superfici forestali bruciate
si concentrano nel Lazio (2.043 ha), Campania (1.676 ha), Calabria
(1.047 ha), Puglia (806 ha), Basilicata (796 ha), Sicilia (688 ha),
Liguria (437 ha) e Piemonte (378 ha). Secondo questi dati il numero dei
roghi rispetto ai due anni precedenti – peraltro caratterizzati
dall`obbligatorietà nell`applicare una norma più restrittiva rispetto
all`attuale verso gli abbruciamenti dei residui vegetali – rileva un
consistente aumento di circa il 120%. In realtà, se lo stesso numero di
incendi viene confrontato con quelli avvenuti nello stesso periodo del
2012 (anno tra i più siccitosi e devastanti del quinquennio precedente),
quello stesso numero esprime una diminuzione del -38%, e anche in
riferimento all`ultimo quinquennio 2010-2014, l`aumento della numerosità
si attesta su un modesto +14%. Le superfici totali percorse dal fuoco,
nel contempo, registrano un incremento del +61% rispetto al 2014, ma una
consistente riduzione di oltre -80% rispetto al 2012 e del -51%
rispetto alle medie dello stesso periodo dell`ultimo quinquennio. La
mappa dei roghi identifica la Calabria come la regione più colpita con
647 incendi nel periodo 1 gennaio-10 agosto. Seguono la Campania (479),
il Lazio (370), la Puglia (361), la Sicilia (287), la Toscana (233), il
Piemonte (191), la Liguria (159), la Lombardia (158), la Sardegna (119),
la Basilicata (104), l`Abruzzo (57), l`Umbria (44), l`Emilia Romagna
(41), il Friuli Venezia Giulia (38), il Molise (37), il Veneto (34), il
Trentino-Alto Adige (22), le Marche (16) ed infine la Valle d`Aosta (6).
La più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco è nel Lazio (2043
ettari). Seguono la Campania (1676), la Calabria (1047), la Puglia
(806), la Basilicata (796), la Sicilia (688), la Liguria (437), il
Piemonte (378), l'Abruzzo (330), la Sardegna (280), la Lombardia (176),
il Molise (69), l`Umbria (66), l`Emilia Romagna (62), la Toscana (43),
il Friuli Venezia Giulia (26), le Marche (22), il Veneto (16), il
Trentino Alto Adige (2), e la Valle d`Aosta (1). Dal 1 gennaio al 10
agosto i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno
denunciato 106 persone per il reato di incendio boschivo: 101 le persone
denunciate a piede libero e 5 le persone arrestate. Nel periodo
2000-2015, sono state segnalate complessivamente all`autorità
giudiziaria per incendio boschivo ai sensi dell`art. 423-bis c.p. un
totale di 5.732 persone, di cui 179 tratte in arresto in flagranza di
reato o sottoposte a misure di custodia cautelare.
14 Agosto 2015
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